Gustav Meyrink

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Gustav Meyrink

Gustav Meyrink (1868 – 1932), scrittore austriaco.

  • E poi, a che cosa potrebbero servire, nei paesi di lingua tedesca, dei cervelli che pensano per conto proprio?[1]
  • Gli orang-utang, divisi in schiere e portando a spalla rami, randelli o quant'altro avevano preso nella furia, serrati e stretti l'uno con l'altro, sfilarono, ritti sulle zampe posteriori, per il sentiero della foresta, mentre il capo li precedeva con aria di importanza. [...] Voltavano il viso a sinistra e battevano la terra coi calcagni come pazzi furiosi. [...] "Per un attimo", disse Mr. Slyfox, "mi parve di non essere più nella foresta vergine, ma altrove, in qualche altro luogo. In qualche capitale europea".[2]

Il Golem[modifica]

Incipit[modifica]

La luce della luna batte sul fondo del mio letto e vi si posa come una grossa, piatta, pietra luminosa.[3]

Citazioni[modifica]

[...] allmählich, wenn das Wissen kommt, kommt auch die Erinnerung. (da Der Golem, Francoforte sul Meno, 1994, p. 81)[4]

Incipit di alcune opere[modifica]

J.H. Obereit visita la regione delle Succhiatempo[modifica]

Mio nonno dorme il sonno eterno nel cimitero di Runkel, una cittadina fuori dal mondo. Sulla pietra fittamente ricoperta di muschio verde, sotto la data corrosa dagli anni, spiccano quattro lettere dentro una croce, di un oro brillante da parer scolpito di fresco:

V I
V O

[3]

La notte di Valpurga[modifica]

L'attore Zrcadlo

Un cane abbaiò. Una volta. Un'altra volta. Poi silenzio assoluto, come se l'animale stesse ad ascoltare, nella notte, quello che stava per accadere.
"Mi sembra che Brock abbia abbaiato, – disse il vecchio barone Konstantin Elsenwanger, – probabilmente starà arrivando il signor consigliere di corte."
"Questo, anima mia, non è affatto un buon motivo per abbaiare!" ribatté severamente la contessa Zahradka, una donna anziana, con riccioli candidi, un pronunciato naso aquilino e folte sopracciglia sui grandi occhi neri dallo sguardo turbato. E, come offesa da una tale impertinenza, si mise a distribuire le carte del whist più velocemente di quanto stesse facendo già da mezz'ora.

Note[modifica]

  1. Da I cervelli.
  2. Da Castroglobina.
  3. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  4. Citato in (DE) Katja Patzel, Alle Erinnerung ist Gegenwart, in Die Legitimität der Erinnerung und die Geschichtswissenschaft, a cura di Clemens Wischermann, Edizioni Franz Steiner, Stoccarda, 1996, [1].

Bibliografia[modifica]

  • Gustav Meyrink, I cervelli (1907), Newton Compton, a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco.
  • Gustav Meyrink, Castroglobina (1907), Newton Compton, a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco.
  • Gustav Meyrink, La notte di Valpurga, Studio Tesi, traduzione di Albarosa Catelan.

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