I fioretti di san Francesco

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Incipit di un incunabolo dei Fioretti (Milano: Domenico da Vespolate, 1476-1479)

I fioretti di san Francesco, florilegio sulla vita di San Francesco e dei suoi discepoli composto nel XIV secolo.

Incipit[modifica]

In prima è da considerare che 'l glorioso messere santo Francesco in tutti gli atti della vita sua fu conforme a Cristo benedetto: ché come Cristo nel principio della sua predicazione elesse dodici Apostoli a dispregiare ogni cosa mondana, a seguitare lui in povertà e nell'altre virtù; così santo Francesco elesse dal principio del fondamento dell'Ordine dodici compagni possessori dell'altissima povertà.

Citazioni su I fioretti di san Francesco[modifica]

  • I Fioretti sono il poema dell'umiltà, dell'aspettazione fiduciosa: tutto il resto, tutto ciò che non giova a questo sentimento, non è veduto, è come se non esistesse. La realtà è orientata in un certo modo, e ridotta, come avviene sempre nell'opera di un poeta: nulla vi è di estraneo a quell'orizzonte. E perciò il libro è pieno di armonia, ed è tutto consapevole del suo fine; e questo fine, purissimo, spira nella sua prosa come il soffio che informa una fiala di cristallo. (Attilio Momigliano)
  • Il Novellino ed i Fioretti sono le fonti più schiette della nostra lingua, perché sono le espressioni più semplici della vita senza artifizio alcuno. (Luigi Settembrini)

Bibliografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

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