Louis Salleron

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Louis Salleron

Louis Salleron (1905 – 1992), scrittore e giornalista francese.

Liberalismo e socialismo[modifica]

  • Il liberalismo si manifesta in funzione dell'organizzazione della società. È una dottrina della libertà a livello della società. Questo spiega perché nessuna dottrina filosofica porta il suo nome. A livello di idee pure, si parla di realismo, d'idealismo, di nominalismo, di esistenzialismo, di strutturalismo, ma non si parla di liberalismo. E non perché la libertà sia assente dalle cogitazioni dei filosofi. Ma è un fatto: non ha dato il suo nome ad alcuna filosofia. (<ref>Da Liberalismo e socialismo dal secolo XVIII ai giorni nostri (cap. I, p. 10)
  • Essendo il liberalismo nato nel XIX secolo – preceduto da un lungo cammino liberale – è facile per noi scoprirne il contenuto, esaminando la sua novità rispetto a quanto lo precede. Ci accorgiamo facilmente che è, o vuole essere, una liberazione dell'individuo. Da che cosa si libera l'individuo? Da un certo numero di costrizioni sociali. Ma non è sufficiente realizzare tale liberazione, bisogna giustificarla, costruirla in dottrina. Il liberalismo è questa dottrina. (cap. I, p. 10)
  • La libertà non è uno stato naturale. Si nasce «nei ferri». Non siamo liberi che a seguito di una liberazione. Nemo liberalis nisi liberatus. La libertà assoluta non esiste. È sempre relativa, e relativa ad uno stato che è considerato costringente, «alienante». Non si è dunque liberi che rispetto ad uno stato giudicato privo di libertà. (cap. I, p. 10)
  • [...] che cosa è il socialismo?
    Vedremo che cosa è il socialismo, ma il vocabolo stesso ci dice quale è il tema centrale della dottrina. Perché in «socialismo», c'è il vocabolo «sociale» che è l'aggettivo corrispondente al sostantivo «società». Si può dunque essere certi che nel socialismo, esiste un primo riferimento all'idea di società. Ed è perciò che il socialismo si oppone innanzitutto all' individualismo, come la società si oppone all'individuo. (cap. VII, p. 123)
  • Il più celebre nome di questi precursori del socialismo è quello di Platone. Platone, è il socialista assoluto, in altri termini, il comunista integrale, il comunismo essendo la forma radicale del socialismo.
    Il socialismo di Platone è particolarmente interessante perché è esclusivamente politico. Egli costruisce la sua città ideale in funzione della realtà economica; la costruisce per se stessa. La bellezza della città esige, per lui, che l'individuo sia completamente fuso nella società. Non deve vedersi che quale membro della società, facendo concordare integralmente le sue attività, i suoi interessi, i suoi desideri, le sue volontà, alle attività, agli interessi, ai desideri ed alle volontà della Città. Deve essere, in breve, nel corpo sociale quello che sono le membra, o piuttosto le cellule, nel corpo dell'individuo. (cap. VII, pp. 124-125)

Incipit di ...Quel che il mistero è per l'intelligenza[modifica]

È il mistero che porta a credere in Dio. È il mistero che distoglie dal credere in Dio. E così ogni realtà, quando s'impone a noi con tutta la sua violenza. Una grande sofferenza fisica o morale, può guidarci a Dio, o può allontanarci da Lui. Tutto quel che ci è intollerabile, o incomprensibile ci obbliga a usare della nostra libertà per una scelta definitiva. E noi si recalcitra contro questa libertà suprema per profittare di quella parvenza di libertà che è la nostra vita quotidiana. Una sottomissione totale, una ribellione totale ci fanno paura. La sottomissione ci pare alienazione, e sentiamo bene che la ribellione ci aliena. Allora si temporaleggia, si tergiversa. Un altro momento, signor carnefice.

Bibliografia[modifica]

  • Louis Salleron, Liberalismo e socialismo dal secolo XVIII ai giorni nostri (Libéralisme et socialisme du XVIII siede à nos jours), traduzione di Adele Grande e Andrea Giovannucci, Giovanni Volpe editore, Roma, 1978.
  • Louis Salleron, ...Quel che il mistero è per l'intelligenza (Ce qu'est le mystère à l'intelligence), traduzione di Orsola Nemi, Giovanni Volpe editore, Roma, 1983.

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