Ludovico Scarfiotti

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Ludovico Scarfiotti nel 1966

Ludovico Scarfiotti, conosciuto anche come Lodovico (1933 – 1968), pilota automobilistico italiano.

Citazioni su Ludovico Scarfiotti[modifica]

  • Salito sulla Formula 1 non voleva scenderne, anche se il suo stile non si conciliava con il necessario affinamento. Qualcuno parlò di divorzio quando Ludovico chiese, per il Gran Premio d’Italia dell’anno dopo, di cercarsi un’altra vettura. Ebbi una lettera di Gianni Agnelli, che si era interessato all’attività sportiva di Ludovico, suo cugino. Mi diceva: "Sta bene, anche Ludovico è d’accordo di smettere con la Formula 1". La sua ansia di sentirsi completo al volante di una macchina da corsa ebbe invece il sopravvento. Lasciò la Ferrari e cercò altrove, in Inghilterra, in Germania, ma non era soddisfatto. Lo seppi: avevamo già gettato le basi di un ritorno, di una nuova stagione con le rosse vetture Sport che non dimenticava. Lo sapevano in pochi. Ma l’agguato di Rossfeld, lo spuntone di roccia che gli fu fatale nella caduta fuori dalla bianca Porsche impazzita, doveva impedire la soluzione dell’equivoco. Il pilota generoso, corretto, soprattutto ubbidiente anche se ebbe la sua fiammata d’orgoglio, non poté ritrovare la spensieratezza di tante famose gare di durata, quella felicità che la sua vita sentimentale gli aveva avaramente dosato in un’altalena di affetti. (Enzo Ferrari)

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