Luigi Zaimbro

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Luigi Zaimbro (1936 – 2022), ciclista su strada italiano.

  • E ci capitava di vederlo in allenamento in Riviera. Cappellino, maglione Bianchi, pantaloni alla zuava, calzettoni grigi. Lo incrociavamo in bici. Dio, è Coppi. Ma non osavamo neanche accodarci. Perché Coppi, come uomo, non era bello, ma in bici era bellissimo. Io ero bartaliano, ma come Coppi non c'era nessuno. E più andavo avanti, e più me ne rendevo conto.[1]
  • Fare il corridore significa stringere i denti, sempre. Essere seri, sempre. Comportarsi come monaci di convento, andare a dormire presto la sera, mangiare quello che si deve, dormire, recuperare. E con le donne il meno possibile. Adesso dicono che conti meno, basta farlo una volta la settimana, ma allora si lasciava perdere: era dura il primo mese, poi ci si abituava, e se qualcuno ti veniva a cercare, si faceva finta di niente.[2]

Note[modifica]

  1. Citato in Marco Pastonesi, Gli angeli di Coppi, Ediciclo Editore, 1999, p. 194.
  2. Citato in Marco Pastonesi, Gli angeli di Coppi, Ediciclo Editore, 1999, p. 196.

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