Monte Amiata

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Monte Amiata

Citazioni sul Monte Amiata

  • Scorrono per la montagna in grande quantità limpidissime acque sorgenti da luoghi deliziosi tali che ninfe e fauni non hanno mai trovato più belli, e queste acque formano ruscelli che rendono la terra sempre fresca e feconda e tale che nessun'altra montagna le può stare a confronto; ed io la giudico nelle delizie, nella bontà delle acque e dell'aria, non inferiore a quelle della Grecia, che gli antichi poeti divinizzarono nei loro canti. Quivi l'estate non ha luogo ed il suo posto è occupato dalla più ridente delle primavere; quivi l'uccello ha più dolce il suo canto, e il fiore più vivo il suo colore e più tenace il suo profumo. (Papa Pio II, Commentarii, IX)
  • Quando dalla vetta della montagna scivolo con lo sguardo sul grande manto verde, ho l'impressione di accarezzare un prodigioso scrigno dove si conservano memorie millenarie abbarbicate allo strato di lava sceso dalla vetta trecentomila anni fa (Ernesto Balducci, La montagna incantata)
  • Il Monte Amiata è un regno assai più terrestre: il suo cono altissimo denso di faggi e giù giù di castagni si dilata in pendici dolci e anfrattuose che nel loro movimento danno luogo a conche e valloncelli dove per l'abbondanza dell'acqua si insinuano colture fitte e freschissime o per l'asciuttezza prosperano vigne e uliveti; si espande a mezzogiorno in più aridi contrafforti prospicienti la maremma e in essi domina la grande quercia, tra toppe di più modesti castagneti, e ancora l'olivo, la vigna e, nelle pieghe ombrose, l'ortaggio. [...] Dove l'orizzonte è più aperto e la vista si perde nelle celesti latitudini del senese, o sull'altro versante nel desolato correre degli speroni a perdita d'occhio verso la maremma, tra i quali serpeggiano dai magri torrenti, l'Albegna e la Fiora, l'imminenza di tanto spazio induce nell'animo qualche malinconia. (Mario Luzi, Trame)

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