Servitore del popolo (serie televisiva)

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Servitore del popolo

Serie TV

Immagine Слуга народу.png.
Titolo originale

Слуга Народу
Sluha Narodu

Lingua originale Russo
Ucraino
Paese Ucraina
Anno

2015 – 2019

Genere Commedia, satirico
Stagioni 3
Episodi 51
Ideatore Volodymyr Zelens'kyj
Produttore Eugene Koshovyij
Serhij Shefir
Regia Volodymyr Zelens'kyj
Andrij Yakovlev
Olexij Kirjušenko
Soggetto Volodymyr Zelens'kyj
Stanislav Boklan
Sceneggiatura Volodymyr Zelens'kyj
Rete televisiva 1+1, TNT, Rustavi 2, Belarus 1, Arte
Interpreti e personaggi
  • Volodymyr Zelens'kyj: Presidente Vasilij Petrovyč Holoborodko
  • Stanislav Boklan: Primo Ministro Jurij Ivanovyč Čuiko
  • Jurij Krapov: Mychajlo Ivanovyč Sanin, Ministro delle Finanze
  • Olena Kravets: Olha Miščenko, ex moglie di Vasilij
  • Dmitry Surzhikov: Dmitryj Vasiljevyč Surikov, primo ministro dell’Ucraina
  • Viktor Saraykin: Petro Vasiljevyč Holoborodko, padre di Vasilij
  • Natalija Sumskaja: Marija Stefanovna Holoborodko, madre di Vasilij
  • Hanna Kašmal: Nataša, nipote di Vasilij
  • Mykhailo Fatalov: Volodymyr, oligarca
  • Oleksandr Pikalov
  • Eugene Koshovyi: ministro degli affari esteri
  • Kateryna Kisten
Doppiatori italiani

Servitore del popolo, serie tv ucraina.

Stagione 1[modifica]

Episodio 1-2[modifica]

  • Andrij Nemčuk: Signori, non siete stanchi di sprecare i vostri soldi? Spendiamo milioni per i nostri candidati, e il doppio per rovinare l'opposizione.
    Mychajlo Rojzman: È così che funziona. Se no è impossibile insediare un presidente.
    Andrij Nemčuk: Siamo onesti per una volta.
    Rustem Mamatov: Quando qualcuno vuole parlare onestamente significa che vuole fregarti. Non ricordo chi lo ha detto, ma penso fosse qualcuno famoso.
    Mychajlo Rojzman: Paša Lazarenko. Andrij Mykolajovyč, lei ha qualche idea?
    Andrij Nemčuk: Sì, Mychajlo Semenovyč. Manca poco alle elezioni. Abbiamo aiutato i nostri candidati. E ora sono in cima ai sondaggi. Lasciamo che vinca il migliore.
    Rustem Mamatov: Questo cosa mi porterà?
    Andrij Nemčuk: Rustem Ašotovyč, lei dimostrerà a Mychajlo Semenovyč, a me, e a lei stesso chi è il re del castello.
    Rustem Mamatov: D'accordo. Lasciamo che sia l'Ucraina a decretare il vincitore.
    Mychajlo Rojzman: Senza il nostro controllo? Mi piace come gioco. Da tempo non sentivo una tale scarica di adrenalina.
  • Petro Holoborodko: La disoccupazione è meglio dello stipendio da insegnante.
    Vasilij Holoborodko: La tua logica è strana.
    Petro Holoborodko: Sei tu che hai fatto l'università per tornare a scuola.
    Vasilij Holoborodko: Mi dispiace di non aver fatto come te, e non fare il tassista.
    Petro Holoborodko: Non sono un tassista. Lavoro nel settore dei servizi.
  • Barack Obama: Sinceramente non so nulla di Vasilij Holoborodko. Ma mi auguro di trovare un terreno comune.
    Xi Jinping: La vittoria di Holoborodko è stata inaspettata. Siamo sconvolti dal risultato.
    Angela Merkel: Tuttavia, rispettiamo la scelta del popolo ucraino e riconosciamo l'elezione che si è svolta in maniera democratica.
  • Vasilij Holoborodko: È uno scherzo. Deve essere uno scherzo. Secondo i sondaggi preliminari non ero neppure tra i primi dieci.
    Jurij Čuiko: I sondaggi preliminari non misurano la volontà del popolo.
  • [Flashback, in aula]
    Vasilij Holoborodko: Come?
    Glotov: Beh... Lo hanno eletto...
    Vasilij Holoborodko: Hruševs'kyj?
    Glotov: Hruševs'kyj.
    Vasilij Holoborodko: Sì. Presidente?
    Glotov: Presidente.
    Vasilij Holoborodko: È inesatto. Era capo del Consiglio, tutto qui. Cos'altro sai dirmi di Hruševs'kyj?
    Glotov: Si chiama come una via.
    Vasilij Holoborodko: Una via.
    Glotov: È anche sulla banconota da 50 grivne.
    [Gli alunni ridono]
    Vasilij Holoborodko: Fate silenzio. Una banconota, una via... Tutto giusto. Ma per quale motivo?
    Glotov: Per il suo Servizio alla Madrepatria?
    Vasilij Holoborodko: Appunto. Per i tuoi servizi alla Madrepatria ti diamo... un'insufficienza. Complimenti, è la quinta insufficienza.
  • [Flashback, in aula]
    Vasilij Holoborodko: Sono stuffo, c...!
    Insegnante: Qual è il problema?
    Vasilij Holoborodko: Sono stanco di questo! La matematica è una c... di scienza. Va bene. E storia è solo una m...! Chissà perché i politici al potere fanno sempre gli stessi errori. Perché sono dei grandi matematici! Sanno solo dividere e sottrarre. Nient'altro.
    Insegnante: Non l'ho mai sentita parlare così. Che ha?
    Vasilij Holoborodko: Queste teste di c... mi hanno stancato. Dannazione, mandano i ragazzi a montare i seggi! La vita fa schifo perché scegliamo in un seggio di legno. E per chi si può votare? Per i soliti due s... che sono lì da 25 anni. Sa che altro? Non cambierà nulla. E sa perché? Perché tutti noi voteremo per l'ennesimo def...! Perché sì, lui fa schifo ma l'altro candidato è peggio!
    Insegnante: Su, beviamo qualcosa.
    Vasilij Holoborodko: Poi questi s... arrivano al governo, rubano, dicono c..., e truffano! È sempre la stessa storia. E non frega un c... a nessuno. A nessuno. A nessuno frega un c... di tutto questo! Se fossi al loro posto, anche solo una settimana, ci penserei io! F... ai cortei, ai benefici, agli chalet! F... a tutto! Magari ci fosse un insegnante al posto del presidente! Glielo sto dicendo da insegnante di storia.
  • Chi è questo Holoborodko? Che fa? Da dove viene? Io ero in testa ai sondaggi. Per sei mesi ho viaggiato per il paese e parlato con gli elettori! Cosa ha fatto Holoborodko? Ha imprecato su YouTube! (Serhij Karasjuk)
  • Jurij Čuiko: Patek Phillippe, Vacheron Constantin, Breguet, Hublot... Sa chi porta questi?
    Vasilij Holoborodko: Chi?
    Jurij Čuiko: Putin.
    Vasilij Holoborodko: Porta un Hublot?[1]
  • [Flashback, in aula]
    Quindi... Chi ha visto il video? [tutti gli alunni, tranne Glotov, alzano la mano] Grazie. Tutti tranne Glotov? Devo congratularmi. Il video Lo storico si infiamma è diventato immediatamente virale. Mi sembra il momento di raccontarvi una parabola. Un tempo, da un imperatore giapponese si recò un umile contadino. Disse: "Altezza, in provincia le tasse sono troppo alte, non abbiamo da mangiare. E io in particolare non ho niente, quindi sarò sincero". Poi vomitò un fiume di imprecazioni contro l'imperatore, la sua famiglia, e il suo regno. Contro tutto ciò che l'imperatore possedeva, in pratica. Le sue parole fecero arrossire i samurai e le guardie. Le geishe persero i sensi e il ciliegio in fiore appassì, e non produsse più alcun frutto. L'imperatore rimase calmo e silenzioso e dopo emanò due decreti. Con il primo ordinò di tagliare la lingua al contadino per la sua colpa. E con il secondo ridusse le tasse nella provincia. Perché la verità, qualunque sia, è comunque la verità. (Vasilij Holoborodko)
  • Petro Holoborodko: Perché i muratori?
    Myhola Pavlovyč: È primavera. È tempo di fare i lavori.
    Petro Holoborodko: Finalmente, dopo 10 anni, è tornata la primavera.

Episodio 3[modifica]

  • [Plutarco e Erodoto visitano Holoborodko in un sogno]
    Vasilij Holoborodko: Un dollaro equivale a otto grivne...
    Plutarco: Sta delirando.
    Erodoto: È colpa del tuo libro.
    Plutarco: Non è vero, Erodoto! È solo nervoso. Gli è stata affidata una nazione.
    Erodoto: Dovrebbe gioire. I suoi figli e nipoti saranno ricchi!
    Plutarco: Ma è una persona onesta.
    Erodoto: Questo è un problema.
    Plutarco: Vuole servire e migliorare il Paese.
    Erodoto: Un riformista? È una condanna.
    Plutarco: Demos Russos...
    Vasilij Holoborodko: Un euro equivale a cinque grivne...
    Erodoto: Cosa vuole cambiare? Qual è l'ordinamento sociale?
    Plutarco: La democrazia. [Holoborodko ride] Beh... Dicono sia una democrazia.
    Erodoto: E cosa vorrebbe? Anarchia? Centralismo?
    Vasilij Holoborodko: Centralismo...
    Erodoto: Federalismo? [Holoborodko lo afferra per la gola]
  • [Plutarco e Erodoto visitano Holoborodko in un sogno]
    Erodoto: Ma il socialismo era così male? [Holoborodko si alza di scatto]
    Plutarco: Attento a quello che dici!
    Erodoto: Okay.
    Plutarco: Dovrebbe optare per l'autocrazia. Zar Holoborodko. [Holoborodko ride] Gli piace come suona.
    Erodoto: Pensaci un po'. Uno zar non può rubare a se stesso.
    Plutarco: Ma gli altri... Vengono, rubano e se ne vanno. E lo stesso fanno i successori. Il potere è fragile.
    Erodoto: E adesso? Il popolo vive in povertà?
    Plutarco: Beh... Hanno il primato nella produzione di olio.
    Erodoto: Olio d'oliva?
    Vasilij Holoborodko: Di semi di girasole.
    Plutarco: Vero. Esiste.
    Erodoto: Okay.
    Plutarco: Sono terzi nella produzione di grano.
    Vasilij Holoborodko: Esatto.
    Plutarco: Costruiscono aeroplani, mietitrebbie, automobili...
    Vasilij Holoborodko: Non proprio...
    Plutarco: Trattori!
    Vasilij Holoborodko: Giusto, i trattori...
    Erodoto: Ma questo è un paradiso. Perché cambiarlo?
    Plutarco: Il paese è in crisi.
    Erodoto: Com'è possibile? Dove finisce tutta la ricchezza?
    Vasilij Holoborodko: Nelle tasche di pochi. Ladri.
    Plutarco: Capito?
    Erodoto: Deve fare qualcosa.
    Vasilij Holoborodko: Continuano a rubare...
    Erodoto: Le cose devono cambiare.
    Plutarco: Lo vorrebbe.
    Erodoto: È una situazione complicata.
  • Vasilij Holoborodko: Per il discorso, pensavo...
    Jurij Čuiko: Non c'è bisogno. Cioè, è positivo che lei ci pensi. Ma ci sono figure apposite per questo. Non si deve preoccupare di tali minuzie.
    Vasilij Holoborodko: Pensa siano minuzie?
    Jurij Čuiko: Penso che il capo dello stato non debba occupare la sua preziosa mente con qualsiasi banalità.
  • Questo è Vasilij Petrovyč Holoborodko, nato nel 1978, originario di Kyiv. È di etnia ucraina. La famiglia appartiene alla classe operaia. Figlio di un costruttore e di una neurologa. La nonna era una famosa dottoressa in storia, professoressa, e vincitrice di premi accademici. L'appartamento della famiglia le era stato assegnato per le sue ricerche. Nel 1997 il soggetto si è diplomato con lode. Iscritto a giurisprudenza, si è ritirato. Il padre aveva corrotto i professori per ammetterlo. Quando lo ha scoperto, il soggetto si è ribellato, per iscriversi a storia. È stato rappresentante e capitano della squadra di calcio. Da studente ha guidato proteste e uno sciopero della fame contro un docente. Dopo 12 giorni, il professore si è dimesso, e lui è stato ricoverato per denutrizione. È conosciuto per le sue forti qualità morali, e per il carattere forte, deciso e coraggioso. Si è laureato con lode. Lo stesso anno, ha sposato Olha Miščenko. L'anno dopo, hanno avuto un figlio. Quell'anno sono andati in vacanza a Berdjans'k. Per la precisione, il soggetto non è mai stato all'estero. Due anni dopo, la coppia ha divorziato. I vicini dicono che i due litigavano per la situazione economica. La casa è rimasta a moglie e figlio, e lui ora vive con i genitori. Lavora da 12 anni alla scuola numero 521. Non ha problemi a lavoro. Per gli studenti il soggetto è praticamente un santo. Non ha beni, né un conto bancario. Ha fatto un mutuo per un microonde e paga una rata mensile di 74 grivne. Non fa parte di alcun partito politico, non accetta compensi per partecipare a incontri, e non ha cattive abitudini. (Krivickij)
  • Jurij Čuiko: Le presento gli ingranaggi della macchina statale.
    Vasilij Holoborodko: Salve.
    Jurij Čuiko: Valentina Nikolaevna, addetta stampa.
    Vasilij Holoborodko: Salve.
    Jurij Čuiko: Kirill Ivanovyč. Per la politica estera.
    Vasilij Holoborodko: Piacere.
    Jurij Čuiko: Tatiana Pavlovna, delle Politiche umanitarie. E Viktor Olegovyč, del ministero di politiche umanitarie estere.
    Vasilij Holoborodko: Che confusione. Forse si dovrebbero riformare i ministeri.
    Jurij Čuiko: Ci abbiamo pensato. C'è il Ministero delle riforme.
  • Anche agli onesti piace vivere a spese dello Stato, quando possono farlo. (Andrij Mykolajovyč Nemčuk)
  • Jurij Čuiko: Si deve abituare. Un politico perde tanto peso in un'ora quanto un fabbro in un giorno.
    Vasilij Holoborodko: Dubito che si applichi a tutti i politici.
    Jurij Čuiko: Bel senso dell'umorismo. Potremmo usarlo all'inaugurazione.
    Vasilij Holoborodko: A proposito, riguardo al discorso... Ho un'idea.
    Jurij Čuiko: Solo una? Rassicurante.

Episodio 4[modifica]

  • Ministro del Cerimoniale: Per adesso salga le scale.
    Vasilij Holoborodko: Sì.
    Ministro del Cerimoniale: Qui ci saranno le guardie domani. Sorrida e continui lungo la scalinata di marmo. È italiano, antico. Pure Maria Antonietta ci ha camminato. Salendo alla ghigliottina. Comunque, prima di essere dorato, il lampadario era argentato. Ricorda la crisi del 2008?
    Vasilij Holoborodko: Sì.
    Ministro del Cerimoniale: Ecco.
  • Vasilij Holoborodko: Cari ucraini! Da 25 anni, abbiamo iniziato a costruire una nuova nazione, basata sulla libertà e sulla parità di tutti i cittadini!
    Ministro del Cerimoniale: Magnifico!
    Vasilij Holoborodko: Per niente.
    Ministro del Cerimoniale: Che c'è?
    Vasilij Holoborodko: Questo è il discorso di Gettysburg, che Lincoln pronunciò nel 1863.
    Ministro del Cerimoniale: Sul serio?
    Jurij Čuiko: In realtà è un'ottima cosa. Nessuno qui lo noterà, e la patria di Lincoln lo apprezzerà. Dovranno chiederle i diritti.
    Vasilij Holoborodko: E se usassi le mie parole?
    Jurij Čuiko: Vasilij Petrovyč, mi ascolti. Si fidi della mia lunga esperienza. Le improvvisazioni portano a bushismi come "mi hanno frainteso". Quindi, meglio attenersi al testo.
  • Ministro del Cerimoniale: Passiamo alla parte più importante della cerimonia. Le congratulazioni!
    Vasilij Holoborodko: Okay.
    Ministro del Cerimoniale: Iniziamo.
    Vasilij Holoborodko: Che devo fare?
    Jurij Čuiko: Nulla. Sorrida, annuisca, stringa le mani. Non dica molto, per evitare di doversi scusare troppo.
    Vasilij Holoborodko: Okay
    Jurij Čuiko: Si sieda.
    Ministro del Cerimoniale: Signore e signori! Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
    Jurij Čuiko: In piedi.
    Vasilij Holoborodko: Okay. È davvero lui?
    [Entra la controfigura di Obama]
    Vasilij Holoborodko: Hello! I'm glad to see you. Nice to meet you.
    Controfigura: Mi scusi, non la capisco.
  • Ministro del Cerimoniale: Signore e signori! Angela Merkel!
    Jurij Čuiko: Si alzi.
    Vasilij Holoborodko: Okay.
    Controfigura: Salve, Vasilij Petrovyč.
    Ministro del Cerimoniale: Valija, perché questa informalità? "Salve" non va bene. Poi cosa dirai, "shalom"? Devi imitare la Merkel!
    Controfigura: Guten abend, Herr Wassyl Petrowytsch.
    Vasilij Holoborodko: Guten abend. [Le stringe la mano]
    Jurij Čuiko: Sia delicato.
    Vasilij Holoborodko: Okay.
    Jurij Čuiko: Deve dominare lei. La stretta indica quanto aiuto ci darà la banca tedesca.
  • Ministro del Cerimoniale: Signore e signori! Sarkozy e Putin.
    Vasilij Holoborodko: Perché Putin?
    Jurij Čuiko: Anche Sarkozy. Il presidente è Hollande.
    Ministro del Cerimoniale: Scusate, erano in una vecchia lista.
  • Vasilij Holoborodko: Salve, signor Lincoln. È un piacere. Come ha fatto...
    Abraham Lincoln: Volevo vedere come stava. È inquieto.
    Vasilij Holoborodko: Abramo... Qual è il suo patronimico?
    Abraham Lincoln: Mi chiami Signor Presidente.
    Vasilij Holoborodko: Riguardo al discorso... Non volevo rubarglielo.
    Abraham Lincoln: E perché dovrebbe? Il suo discorso era bello. Anche se non ho capito qualcosa. Ad esempio, quando diceva "def". Intendeva deficit? Poi non capivo di che enti parlasse.
    Vasilij Holoborodko: Non è... attualmente nel nostro Paese c'è un "deficit di enti".
    Abraham Lincoln: Chiaro.
    Vasilij Holoborodko: Più o meno.
    Abraham Lincoln: È come la Grande Depressione?
    Vasilij Holoborodko: Più o meno.
    Abraham Lincoln: E...
    Vasilij Holoborodko: E cosa?
    Abraham Lincoln: Cosa farà? Ha un piano? O il suo limite sono cinque milioni di visualizzazioni?
    Vasilij Holoborodko: Erano otto milioni, non cinque. E poi...
    Abraham Lincoln: Sa che noi due siamo molto simili? Vengo da una famiglia povera. E non credevo nelle mie capacità. Ma ho abolito la schiavitù. Liberato milioni di schiavi. Nell'anno 18...
    Vasilij Holoborodko: ...62. Me lo ricordo.
    Abraham Lincoln: Bravo. Anche lei può liberare il suo popolo.
    Vasilij Holoborodko: Ma non siamo schiavi.
    Abraham Lincoln: Pensa che i milioni di ucraini che si spezzano la schiena per sfamare la cosiddetta "élite", e per pagargli ogni bene, non siano schiavi?
    Vasilij Holoborodko: Ma cosa posso fare?
    Abraham Lincoln: Sia se stesso. Signor Presidente.
  • Miei cari concittadini, e ospiti. Da 25 anni proviamo a costruire una nuova Nazione, basata sulla libertà e sull'uguaglianza dei diritti dei cittadini. [...] Scusatemi. Posso usare le mie parole? Sapete, sono solo un insegnante. Un insegnante di storia che sta facendo la storia! Fa ridere. Secondo i programmi, dovevo promettervi tante cose. Ma... Non farò promesse. Perché non è onesto, e perché non sono bravo in queste cose. Per adesso. Ma lo diventerò. Ma una cosa c'è: voglio che le mie azioni non mi facciano vergognare quando guardo i bambini. O i loro genitori. O voi, ovviamente. Questo ve lo prometto, popolo dell'Ucraina. (Vasilij Holoborodko)

Episodio 5[modifica]

  • Svetlana Sakhno: Come va, Presidente?
    Vasilij Holoborodko: Buongiorno.
    Marija Holoborodko: Non hai altro da dirgli per il primo giorno di lavoro?
    Svetlana Sakhno: Ricorda che possiamo cacciarti.
  • Marija Holoborodko: Petija, auguragli buona fortuna.
    Petro Holoborodko: Non distruggere il paese.
  • Jurij Čuiko: Mi è piaciuto il suo discorso inaugurale.
    Vasilij Holoborodko: Davvero?
    Jurij Čuiko: Sì. È stato capace di fare un discorso eloquente senza promettere nulla alla fine. Merita un dieci.
  • Vasilij Holoborodko: È inaccettabile per il presidente, un servo del popolo.
    Jurij Čuiko: Perché?
    Vasilij Holoborodko: Perché no? Il popolo elegge il presidente, gli ufficiali e i legislatori. E noi siamo i suoi servitori.
    Jurij Čuiko: Io direi "manager".
    Vasilij Holoborodko: Ma perché il popolo deve lavorare per pagare i manager e i loro palazzi, auto, domestici e scorta?
  • Vasilij Holoborodko: Che succede?
    Bella Rudolfivna: L'ex presidente si è chiuso in ufficio, urlando che è lui il presidente. E chiedendo vodka, sigarette, e asilo politico in Jugoslavia.
    Vasilij Holoborodko: Non esiste più.
    Bella Rudolfivna: Lo sa. La vodka è per questo.
  • Serhij Pavlovyč: Dobbiamo fare qualcosa!
    Jurij Čuiko: E cosa?
    Serhij Pavlovyč: Cambiare la costituzione.
    Jurij Čuiko: Come?
    Serhij Pavlovyč: Lo sai... Lo abbiamo già fatto.
    Jurij Čuiko: Non si può.
    Serhij Pavlovyč: Ricontiamo i voti.
    Jurij Čuiko: Già fatto.
    Serhij Pavlovyč: Voglio contarli personalmente.
    Jurij Čuiko: Vuoi contare il tuo tre per cento?
    Serhij Pavlovyč: Tre e mezzo.
    Jurij Čuiko: Ha il 60%
    Serhij Pavlovyč: Hanno sbagliato.
    Jurij Čuiko: Con il 60% dei voti?
    Serhij Pavlovyč: Il popolo ha sbagliato. Gli darò una seconda possibilità. Lascia che votino di nuovo. Facciamoli votare via messaggio. Via messaggio, Jura! Perché stai zitto? Fa' qualcosa, stronzo!
    Jurij Čuiko: Serhij, è giunto il momento... Io ti capisco.
    Serhij Pavlovyč: Non lo fai.
    Jurij Čuiko: Sì.
    Serhij Pavlovyč: No!
    Jurij Čuiko: Ho detto di sì.
    Serhij Pavlovyč: Mi hanno rubato il Paese! Un intero Paese! Hai mai avuto una nazione tutta per te? Ci ho vissuto, mangiato, bevuto! E voglio morire con lei, Jura! Ho faticato tantissimo, ho pure i capelli grigi. Ho pure imparato l'ucraino, Jura!
  • Serhij Pavlovyč: Lasciatemi solo! Lasciatemi morire in pace. Ovunque... in Transcarpazia! Datemi la Transcarpazia! O il porto di Odessa! Datemi della terra e dell'acqua.
    Jurij Čuiko: Acqua?
    Serhij Pavlovyč: Un pezzo di mare! Un area marina! Del pesce!
    Jurij Čuiko: Che pesce?
    Serhij Pavlovyč: Non lo so. Sogliole o acciughe. Datemi i delfini! Me ne prenderò cura. Mi piace il pesce, Jura. Era un sogno per mio figlio... Ora cosa gli dirò?
    Jurij Čuiko: Tuo figlio ha 30 anni. È a capo della Corte Suprema.

Episodio 6[modifica]

  • Vasilij Holoborodko: Il bilancio annuale dell'ufficio è di 200 milioni.
    Bella Rudolfivna: Mensile.
    Jurij Čuiko: Grazie a Dio, Ministri e Parlamento prendono il doppio.
    Bella Rudolfivna: Ma insegnanti e dottori non vengono pagati da mesi.
    Jurij Čuiko: Colpa della crisi mondiale.
    Bella Rudolfivna: Ricevono un quarto della paga.
    Jurij Čuiko: Facciamo del nostro meglio.
    Bella Rudolfivna: Ma c'è l'inflazione.
    Jurij Čuiko: E non ci sono fondi.
    Vasilij Holoborodko: Quanto gli dobbiamo?
    Jurij Čuiko: Non tanto.
    Bella Rudolfivna: Cinquecento milioni.
    Jurij Čuiko: Li ripagheremo. Tra qualche settimana o mese.
  • Vasilij Holoborodko: È un paradosso! Più assistenti ci sono, più allo stato serve aiuto.
    Jurij Čuiko: Molto profondo. Posso scriverlo su Facebook?
    Vasilij Holoborodko: Lei scherza, ma io sono serio. Viviamo come quel vecchio proverbio ucraino. Per due Cosacchi ci sono tre capi.

Episodio 7[modifica]

  • Ministro del cerimoniale: Ho selezionato alcune domande. Questa è buona. Risparmieremo tempo.
    Vasilij Holoborodko: Vediamo. [legge la domanda] Sarebbe buona? Nessuna esperienza, non ha finito la scuola.
    Ministro del cerimoniale: Il cognome!
    Vasilij Holoborodko: Abuladze.
    Ministro del cerimoniale: Abuladze.
    Vasilij Holoborodko: Quindi?
    Ministro del cerimoniale: Nenashvili, Gaguladze...
    Vasilij Holoborodko: Sono tutti georgiani. Sono rimasti solo i georgiani nel paese? Non ci sono alternative?
    Ministro del cerimoniale: Sì. Dai paesi Baltici.
  • Vasilij Holoborodko: Questo non è male. Sembra adatto. Ha due lauree. È dottore e professore. Vent'anni tra gli alti ranghi. Potremmo metterlo ovunque. Il cognome è ucraino, non georgiano. Janukovyč. Janukovyč? È in Ucraina?
    Ministro del cerimoniale: L'ha mandata via mail. Può fare il colloquio via Skype e vuole ricominciare da zero.
    Vasilij Holoborodko: Alle stazioni magari. Che manicomio!
  • Vasilij Holoborodko: È un circolo vizioso. Gli onesti sono stupidi. I ladri sono intelligenti.
    Olha Miščenko: Gli scapoli sono maniaci del sesso.

Episodio 8[modifica]

  • Dmitro Surikov: Olja Jurevna, per sbrigare questo protocollo, le chiederei un autografo sul primo documento ufficiale.
    Olha Miščenko: Cos'è?
    Dmitro Surikov: La banconota da 1.000 grivne. Deve scegliere chi raffigurerà: Lobanovs'kyj o Korolëv. Entrambi meritano tale onore.
    Olha Miščenko: Signori, scusatemi, ma non vi disturba, quello che succede fuori?
    Dmitro Surikov: Mi scusi.
    Folla: Ridateci i nostri soldi!
    Dmitro Surikov: [Chiude la finestra] Così va meglio.
    Olha Miščenko: Pensa che si risolve tutto chiudendo le finestre?
    Dmitro Surikov: Potremo portare un cannone ad acqua, ma poi... la massa aumenterebbe.
  • Oksana Skovoroda: Da 29 anni, c'è un conflitto nel nord dell'Uganda tra le forze del governo e gli insorti. [...] Il conflitto è stato contenuto grazie a USA, e agli eserciti del Sudan del Sud, CD e CF.
    Serhij Muchin: Che cos'è?
    Oksana Skovoroda: CF sta per Repubblica Centrafricana. Il presidente è Museveni. Ieri, l'Esercito di Resistenza del Signore lo ha arrestato.
    Serhij Muchin: Ecco! Anche Dio è contro il presidente.
    Oksana Skovoroda: Serhij Viktorovyč, deve comunicare la posizione dell'Ucraina. Sia deciso ed equilibrato.
    Serhij Muchin: [...] Qual è la nostra posizione?
    Oksana Skovoroda: Deve deciderlo lei.
    Serhij Muchin: Guardi... L'Uganda può aspettare, no? Se ne occuperà un altro.
    Oksana Skovoroda: Questa è politica internazionale. Dobbiamo agire.
    Serhij Muchin: E se fossi indeciso?
    Oksana Skovoroda: Sì... È diverso dal suo bis-nonno.
    Serhij Muchin: Che c'entra lui?
    Oksana Skovoroda: Muchin Nikita Ivanovyč. Un grande diplomatico. Ha sempre preso la giusta decisione. Anche nei casi più difficili.
    Serhij Muchin: Era un grande rappresentante. Gli piaceva l'alcol. Ma il cognome Muchin non mi rende un diplomatico. È pure un cognome comune. Qual è il suo?
    Oksana Skovoroda: Skovoroda?
    Serhij Muchin: Ecco. Significa forse che lei discende da Hryhorij Skovoroda?
    Oksana Skovoroda: È un mio antenato dal lato paterno.

Citazioni su Servitore del popolo[modifica]

Anna Zafesova[modifica]

  • È la prima vera success story dell'Ucraina tre anni dopo la rivoluzione sul Maidan. Il mix di satira politica e comicità tradizionale, con un cast di splendidi caratteristi (imperdibile Stanislav Boklan nel ruolo del primo ministro logorato dal potere) e un ritmo incalzante, ha stracciato i record di ascolti.
  • I creatori della serie sperano che insegni anche un modello di comportamento positivo: l'onestà e il buon senso del giovane presidente rendono gli intrighi e le ruberie dei potenti comiche e stupide, rompendo la tradizione sovietica di subire senza poter cambiare nulla.
  • I politici, gli oligarchi e i deputati vengono tutti derisi senza pietà, e sono molto riconoscibili. La sceneggiatura copia direttamente dai tg, omettendo solo la guerra con la Russia, e i nazionalisti hanno criticato "Il servo del popolo" perché girato in russo.

Note[modifica]

  1. "Putin hublot" fa assonanza con l'espressione Putin chuilo, ovvero, "Putin testa di cazzo".

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