Óscar Tabárez

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Óscar Tabárez (2017)

Óscar Washington Tabárez Silva (1947 – vivente), allenatore ed ex calciatore uruguaiano.

Citazioni di Óscar Tabárez[modifica]

  • Continuo a credere che convincere dia più risultati che imporre. E poi quando vincevo [...] questo mio atteggiamento lo definivano moderno e civile, adesso lo giudicano perdente. Io non sono mai stato "il povero Tabárez", come ha detto qualcuno. Ho una grande ricchezza interiore e chi mi ha giudicato "povero" dovrebbe valutare quanto sia ricco lui dentro.[1]
  • Ho sempre dato più importanza alla persuasione che all'imposizione. È importante che l'alunno, o nel caso di una squadra il giocatore, dia un significato a quello che sta facendo. Il calciatore deve crescere sentendosi indipendente.[2]
  • Ho votato progressista e credo che il Sessantotto sia stato importante perché in ogni società serve uno spirito critico contro la sclerotizzazione delle istituzioni, altrimenti si cade nella dittatura [...]. Sto sempre con chi difende la gente che soffre, quelli senza casa e senza lavoro.[2]
  • I migliori non sono per forza quelli che vincono, ma anche quelli che fanno una cosa per primi.[2]
  • Il calcio è attacco e difesa, e difendere non è una mala parola. Molti dicono di giocare all'attacco solo per farsi un'immagine, ma difendersi è un'arte, se lo si fa senza cattiveria.[2]
  • Il calcio è routine. Per questo cerco di fare allenamenti sempre diversi: è importante che i giocatori non s'annoino e imparino a gestire situazioni diverse, prendere decisioni veloci.[3]
  • Il giocatore ideale non esiste, perché l'ideale è l'opposto della realtà. E un allenatore deve saper guidare la realtà.[2]
  • Il leader è una persona che usa le sue capacità per raggiungere gli obiettivi fissati. Se queste capacità, che influiscono sul resto della squadra, hanno come fine il suo beneficio e non quello della squadra, non parliamo di un leader, ma di un capobanda, un capetto. [...] Alcuni hanno più carisma e sono più portati a trascinare gli altri, e saranno loro a farsi carico di trasmettere la tua proposta al resto del gruppo, a dare importanza ai più piccoli dettagli [...]. La differenza tra leader e capetto è questa.[2]
  • Io alleno le persone, le stelle stanno in cielo.[4]
  • Le grandi sfide mantengono vive le persone.[5]
  • Spesso si parte da un assunto errato, che il possesso del pallone porti a un maggior numero di occasioni da gol. Ho imparato in Italia, dove il possesso palla non è santificato come in altri paesi, che puoi far male agli avversari anche senza avere il controllo della sfera.[2]

Citazioni su Óscar Tabárez[modifica]

  • È più di un allenatore. È un formatore di uomini. (Diego Godín)

Note[modifica]

  1. Dall'intervista Tabarez: scommessa persa, La Stampa, 3 dicembre 1996, p. 31.
  2. a b c d e f g Citato in Marco Gaetani, Tabarez ci insegna il valore dell’utopia, Ultimouomo.com, 5 luglio 2018.
  3. Citato in Francesco Caruso, "Non è solo un insegnante di calcio: è una persona colta, sensibile, educata". I 70 anni del "maestro" Tabarez, Gianlucadimarzio.com, 3 marzo 2017.
  4. Citato in Massimiliano Castellani, Tabárez da Oscar: così allena l'Uruguay anche dalla carrozzina, Avvenire.it, 9 giugno 2018.
  5. Citato in Chiara Pizzimenti, Tabarez: allenatore dell'Uruguay, maestro di vita, Vanityfair.it, 1º luglio 2018.

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