Ahmed Yassin
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Shaykh Aḥmad Ismāʿīl Yāsīn, noto come Yassin (1937 – 2004), politico palestinese.
Citazioni di Ahmed Yassin
[modifica]- Per ragioni religiose noi vorremmo astenerci dal colpire civili. Ma gli israeliani attaccano i nostri civili, distruggono le nostre case, ci prendono le terre, espellono la nostra gente, uccidono donne, bambini, detenuti. [...] Se essi risparmieranno i nostri civili, noi risparmieremo i loro.[1]
- Israele deve sparire dalla carta geografica. [...] Come Stato ebraico, non ha diritto di esistere.[2]
- Se qualcuno ti ha rubato un milione di dollari, saresti soddisfatto che i ladri ti restituissero cento dollari? Questa è la soluzione di Arafat, e quello che noi invece chiediamo è che tutto quanto, assolutamente tutto, ci venga restituito.[2]
Intervista al Tg3, La Stampa, 4 giugno 2001
- Abbiamo fatto da tempo la nostra scelta. La strategia è chiara e noi ci atteniamo ad essa. L'autorità palestinese ha spesso negoziato con gli israeliani, noi invece abbiamo scelto di combattere contro l'occupazione del nemico.
- Come me, ci sono 5 milioni di palestinesi in esilio da mezzo secolo senza patria. Io non lo posso mai dimenticare e continuerò a combattere contro chiunque abbia occupato la mia terra.
- Nessun israeliano è innocente, innocente è solo colui che non ha colpe. Come fanno gli israeliani a dire che sono innocenti quando dal mondo intero continuano a far venire parenti e amici ad usurpare la nostra terra?
- Guardi che io non ce l'ho con gli ebrei in quanto ebrei, li combatto perché vogliono costruire un loro Stato sulla mia terra.
- Siamo nel giusto e chi è nel giusto è il più forte.
L'Unità, 25 settembre 2003
- Con il discorso pronunciato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, per i toni utilizzati oltre che per il suo contenuto, Bush ha dichiarato guerra all'Islam con il pretesto del terrorismo. Ma i crociati americani saranno sconfitti in Afghanistan, in Iraq, in Palestina e in tutto l'Islam. Non ci arrenderemo, non alzeremo bandiera bianca e continueremo a combattere fino alla vittoria o al martirio.
- È inconcepibile parlare di tregua quando il nemico sionista porta avanti una guerra di annientamento contro il popolo palestinese e le sue avanguardie. La tregua non può partire da un popolo vittima di ingiustizia, repressione e assassinii.
- Non si può chiedere alla vittima ciò che si deve pretendere dal carnefice.
- Il nostro obiettivo non è entrare al governo ma liberare la Palestina dall'occupazione sionista.
Voci correlate
[modifica]Note
[modifica]- ↑ Citato in Lo sceicco tratta con i rabbini, La Stampa, 8 ottobre 1997.
- ↑ a b Citato in La mente di Hamas, La Stampa, 20 ottobre 1997.
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