Alain Gerbault

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Alain Gerbault (a destra) nel 1929

Alain Gerbault (1893 – 1941), navigatore e tennista francese.

Citazioni su Alain Gerbault[modifica]

Stenio Solinas[modifica]

  • È il 6 giugno del 1923 quando Gerbault, levata l'ancora dal porto di Cannes, arriva a Gibilterra. A Pierre Albaran prima di partire ha inviato una cartolina. C'è scritto: 300 litri d'acqua, 40 chili di carne salata, 30 chili di gallette, 15 chili di burro, 24 barattoli di marmellata, 30 chili di patate. Il tutto corredato da una freccia e un'indicazione: 4500 miglia. Quante ne occorrono per attraversare l'Atlantico, da solo, da est a ovest. Nessuno c'è mai riuscito. [...] Quando, dopo 14 settimane di navigazione, il 15 settembre 1923 arriva a New York è il delirio. E la nascita di un mito. Famoso, ammirato, assediato, Gerbault non pensa che a fuggire di nuovo.
  • Fra una partita, un tè e un party, Alain riceve i pochi, rari amici sulla barca che gli fa da albergo. Si chiama Firecrest, l'ha comprata in Inghilterra, è un due alberi costruito lo stesso anno della sua nascita, il 1893. Se si eccettua Pierre Albaran, suo compagno di gioco al doppio e poi grande bridgista, Borotra, Cochet e Lacoste, i tre futuri moschettieri del tennis francese, le sue amicizie sono quasi tutte femminili.
  • Ventenne, possiede un coupé, partecipa ai rallly, occhialoni, calottina di tela, tuta da pilota. Gli piace anche sfrecciare per le stradine di Laval, lambendo i passanti... Al provinciale suo concittadino, alle gente comune e perbene, probabilmente è odioso: superbo, vincente, racé, ricco... Non hanno tutti i torti. Per i coetanei però è affascinante.

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