Alexander J. Motyl
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Alexander John Motyl (1953 – vivente), storico, poeta, scrittore, traduttore e pittore statunitense.
Citazioni di Alexander J. Motyl
[modifica]- Gli adolescenti [ucraini] desiderano la pace e vogliono fare cose ordinarie, come incontrare la famiglia e gli amici, fare passeggiate, godersi la città. La routine quotidiana è diventata straordinaria dopo diverse settimane di guerra. Tutti intendono rimanere in Ucraina. La disperazione è assente. Gli studenti si aspettano che la guerra finisca con una vittoria ucraina e sono decisamente orgogliosi di essere ucraini. Il loro ottimismo è tanto più notevole alla luce del fatto che i saggi sono stati scritti a metà marzo, quando qualcosa come la vittoria sembrava remota.[1]
Su Viktor Janukovyč, Loccidentale.it, 24 aprile 2010
- Il primo errore commesso dal presidente è stato quello di violare la costituzione, cambiando le norme in base alle quali si formano le coalizioni parlamentari dominanti, al fine di permettere al suo partito di porsi alla guida di una partnership con diversi altri gruppi, compresi i comunisti. [...] Il secondo errore del presidente è stato quello di nominare come primo ministro il suo compare Mikola Azarov, un rigido burocrate il cui nome è sinonimo di corruzione del governo, di imposte spropositate e di ostilità alle piccole imprese. [...] Il terzo errore va riscontrato nell’approvazione di un gabinetto composto da 29 ministri, invece dei 25 previsti in precedenza. [...] Il quarto errore è rappresentato dalla nomina di due individui insignificanti – un ex manager di un’azienda agricola statale, e un laureato in economia proveniente da un istituto agricolo sovietico – alla guida dei ministeri di economia e finanza. [...] Il quinto errore è stato quello di nominare il controverso Dmytro Tabachnick ministro dell’istruzione. Questi, infatti, ha espresso delle opinioni scioviniste che gli ucraini filo-democratici hanno ritenuto profondamente offensive per la loro dignità nazionale, come la convinzione che gli ucraini dell’ovest non siano veri ucraini, il supporto alla visione largamente emendata della storia sovietica diffusa dal Cremlino e all’idea che la lingua e la cultura ucraine abbiano vissuto una fase di prosperità in epoca sovietica.
- Gli ucraini filo-democratici sono sempre più convinti che Yanukovich voglia diventare l’equivalente ucraino del dittatore della Bielorussia, Alexander Lukashenko. [...] Yanukovich può anche tentare di emulare Lukashenko, ma senza una forte burocrazia ed un apparato coercitivo, è destinato a fallire.
- Sebbene le prospettive non siano delle migliori, c’è ancora qualche speranza per il nuovo presidente dell’Ucraina. Potrebbe ancora riuscire a stento a strappare una modesta vittoria cercando di governare come presidente non solo di Donetsk, ma di tutta l’Ucraina. Tutto ciò che deve fare è trattenere la sua fame di potere e imparare a governare insieme all’opposizione e insieme al popolo. Non è complicato: è la democrazia.
Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Lindro.it, 9 aprile 2022
- Fino a quando Vladimir Putin non ha iniziato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina nelle prime ore del 24 febbraio, stava vincendo il suo stallo con l’Occidente. Aveva costretto gli Stati Uniti e l’Europa a prendere sul serio le sue richieste; provò il piacere di essere trattato come il capo di una grande potenza; ed era riuscito a intimidire gli ucraini così come gli altri stati vicini alla Russia e il resto del mondo. [...] E poi ha fatto esplodere tutto invadendo l’Ucraina.
- Ora il presunto grande maestro di scacchi Putin si è effettivamente manovrato in una posizione impossibile da vincere. Gli ucraini in tutto il paese, indipendentemente dalla lingua che preferiscono parlare, dalla religione o dall’origine etnica, si sono radunati attorno alla bandiera. Decine di migliaia si sono offerti volontari per unità di difesa territoriale. Molti altri hanno donato il sangue. Incalcolabili altri hanno ceduto i loro risparmi per aiutare a finanziare la difesa del Paese. Un’ondata storica di fervore patriottico ha attanagliato l’Ucraina.
- Perché Putin si è comportato così stupidamente? Una risposta è che potrebbe aver perso il contatto con la realtà dopo essersi isolato dal COVID-19 in un bunker per due anni. Un’altra risposta è che, in quanto capo incontrastato del Cremlino per più di due decenni, i suoi consiglieri sono riluttanti a dirgli ciò che temono possa turbarlo. [...] Un’altra possibilità è che abbia completamente accettato le narrazioni della propaganda storica imperiale e sovietica russa che tradizionalmente hanno relegato gli ucraini a una via di mezzo tra la non esistenza o lo status di fratello minore sottomesso della Russia. È del tutto possibile che questa ideologia abbia accecato Putin e molti dei suoi sostenitori davanti alla realtà di una nazione ucraina con i suoi interessi e la sua cultura.
Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Lindro.it, 23 aprile 2022
- Sembra che Mearsheimer dica che l’Ucraina è importante per Putin, non perché è importante, è importante e sarà sempre importante per la Russia in qualche modo. Piuttosto, è importante perché è un uomo del 19° secolo, che si rifà a un periodo di ambizioni imperiali e di governo della Russia, quando divenne il più grande Paese del mondo. Di conseguenza, se Putin fosse un uomo moderno o uno zar del XV secolo, l’Ucraina avrebbe meno importanza o per niente.
- Se si definisce un interesse vitale come qualcosa che influisce immediatamente sulla sopravvivenza fisica di un paese e sulle sue caratteristiche distintive come il Paese che è, allora l’Ucraina non è un interesse oggettivamente vitale della Russia. L’Ucraina è troppo piccola, troppo debole e troppo povera per minacciare la sopravvivenza della Russia in qualsiasi scenario immaginabile. Per analogia, si può pensare al Canada rispetto agli Stati Uniti.
- Gli obiettivi dichiarati dalla Russia in Ucraina sono passati dall’arginare l’espansione della NATO alla protezione della regione del Donbas, ma il loro vero obiettivo, come hanno esplicitamente affermato i politici russi dall’inizio della guerra, non è impedire all’Ucraina di aderire alla NATO, ma distruggerla come Stato e nazione.
- Se accettiamo che Putin abbia una mentalità imperialista del 19° secolo, [...] l’Ucraina rappresenta nella sua testa una minaccia per la Russia. Allo stesso modo, gli ebrei non erano una minaccia oggettiva per la Germania. Fu la mente deformata di Hitler a identificarli come tali.
Note
[modifica]- ↑ Da Ucraina: la voce degli adolescenti, Lindro.it, 12 aprile 2022
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