Alfred Andersch
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Alfred Hellmuth Andersch (1914 – 1980), scrittore, editore e produttore radiofonico tedesco.
Citazioni di Alfred Andersch
[modifica]- La gente del Vomero ha sempre campato | vendendo pane in Via Tribunali. | Accarezzati dalla brezza del Vomero, | quei signori guardano dall'alto in basso | il sudore di Via Tribunali, | le lacrime di Mergellina, | il sangue di Piazza Mercato – | ma se vogliono pregare i santi, | devono scendere nel buio della povertà. | Perché su al Vomero non ci sono chiese con santi | e nemmeno gli dei abitarono mai. (Pulcinella[1])
- Per questo, straniero, la gente | a Napoli ha il culto dei santi: | da sempre ha conosciuto non un solo Dio, | ma molti dei, | perciò scambia San Paolo e San Pietro con i Dioscuri, | San Giovanni con Hermes | e Santa Restituta con Cibele. | Vecchie usanze dei tempi di Virgilio. (Pulcinella[2])
Il marciapiede della stazione centrale era asciutto, asciutto sotto la buia montagna di vetro, fumo e cemento armato, ma il rapido per Venezia sgocciolava, certamente l'avevano portato sotto la tettoia soltanto pochi minuti prima, dalla pioggia, dal grigiore del pomeriggio piovoso, partenza alle 16,56, dunque ancora cinque minuti, la carrozza era fredda di modo che Francesca si limitò a posare i guanti sul suo posto e scese per evitare i brividi, ma in compenso si sentì gelare al vento di gennaio che attraversava la tettoia, forse sono incinta, aveva freddo benché avesse indosso il cappotto di cammello, si strinse la borsetta marrone sotto il braccio e ficcò le mani nelle tasche del cappotto. Una sigaretta, la prima cosa da fare, appena il treno si mette in moto, accendere una sigaretta.[3]
Note
[modifica]- ↑ Citato in Piazza San Gaetano, Suite, introduzione di Andreas Friedrich Müller, disegni di Gisela Andersch, traduzione di Valentina Di Rosa, Colonnese, Napoli, 1990, p. 39.
- ↑ Citato in Piazza San Gaetano, Suite, p. 40.
- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
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