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Alvise Corner

Al 2025 le opere di un autore italiano morto prima del 1955 sono di pubblico dominio in Italia. PD
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Alvise Corner (ritratto di Tintoretto)

Alvise Cornaro, o Cornèr, anche noto come Luigi Cornaro (1484 – 1566), scrittore, letterato e mecenate italiano.

Trattato de la vita sobria

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Certa cosa è che l'uso ne gli huomini co 'l tempo si converte in natura, sforzandogli a usare quello che s'usa, sia bene o male.

Citazioni

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  • O misera et infelice Italia, non te n'avedi che la crapula t'ammazza ogni anno tante persone che tante non ne potrebbono morire al tempo di gravissime pestilenze né di ferro o di fuoco in molti fatti d'arme? Ché fatti d'arme son i suoi veramente dishonesti banchetti [...]. (p. 80)
  • [...] per fortificare le mie ragioni allegava que' due proverbii naturali et verissimi: l'uno è che chi vuol mangiare assai bisogna che mangi poco, che questo si dice non per altra cagione se non perché il poco mangiare fa vivere assai, et vivendo assai si viene a mangiar molto; l'altro, che giova più quel cibo che si resta di mangiare, quando si ha ben mangiato, che non giova quello che già si ha mangiato. (pp. 87-88)
  • [...] l'huomo non può esser medico perfetto d'altri fuor che di sé solo [...]. (p. 89)
  • Non havendo adunque l'huomo miglior medico di se stesso né miglior medicina della vita ordinata, questa si debbe abbracciare. (p. 89)

Trattato di acque

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Alli lettori.
Ritrovandomi nella longa età di 85 anni, per non mancare del debito mio, ho voluto dar in luce questo tanto importante Trattato alla Patria mia. Accioche, se si ritrouasse, mentre io viuo, qualche bell'intelletto, che con ragion potesse opponere ad alcuno de miei fondamenti, io corregger li possa.

Citazioni

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  • Sendo l'huomo naturalmente tenuto amare la sua Patria, & hauere più cura di lei, che de proprii figliuoli, e di se medesimo. Perciò dee metter ogni suo studio & pensiero, per poter in alcuna cosa giouarle. Il che da miei primi anni, insino à questi vltimi, ho sempre cercato con ogni diligenza di fare. (carta 2r)
  • Che tutta l'acqua, che nasce & pioue in questi nostri paesi, di sua natura và & discende al mare per gli fiumi & cannali, quando però non è impedita: & ciò perche è loco più basso della terra, & essa acqua è corpo graue & labile, il che si conosce per il suo corso, il quale si liuella, & per tal liuello si conosce la discaduta del paese dal monte al mare, il qual paese tutto discende, se non à torno questa laguna, & questo è con pochissima discaduta, & quasi tutto piano e ad vn liuello. (carte 5v-6r)
  • Che come l'acqua ha finito di crescere ò calare, per vn quarto d'hora la resta senza moto, & poi commincia mouersi & calar ò crescere. Ne bisogna dire che questo affermarsi sia causato dalla laguna, anzi dal mare, sendo esso tanto grande & la laguna vn niente à sua comparatione. (carta 9v)

Bibliografia

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  • Alvise Cornaro, Trattato de la vita sobria, in Scritti sulla vita sobria. Elogio e lettere, a cura di Marisa Milani, Corbo e Fiore editori, Venezia, 1983. ISBN 88-7086-011-6
  • Alvise Cornaro, Trattato di acque, Grazioso Percacino, Padova, 1560.

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