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Andrea del Sarto

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Andrea del Sarto: Madonna delle Arpie (1517), Galleria degli Uffizi di Firenze

Andrea del Sarto, pseudonimo di Andrea d'Agnolo di Francesco di Luca di Paolo del Migliore Vannucchi (1486 – 1530), pittore italiano.

Citazioni su Andrea del Sarto

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  • Fu a Roma e migliorò nell'osservare Raffaello. Il suo colorito è passabile, benché dia nel rosso, e le mezze tinte sieno d'un grigio verdastro o nerastro. Il suo pennello ha del morbido, il disegno è grandioso senza bellezza ideale. È talvolta un po' ammanierato: buoni panneggiamenti, ma composizione fredda e poco legata. (Francesco Milizia)
  • L'opera di Andrea del Sarto è plasticamente bella e perfetta, ed attira ed incanta l'occhio; ma essa non possiede quel fascino mistico e suggestivo, quel sentimento profondo, quel senso altamente spirituale che distinguono le pitture del divino Leonardo o del Botticelli. Se manca, tuttavia, ad Andrea l'ingenuità soave de' mistici, vi è una umanità e una certa malinconia nelle sue figure che obbliga a pensare. (Evelyn Franceschi Marini)
  • Nulla di mistico, o di suggestivo, nell'opera di Andrea; egli vide ed amò il bello e seppe interpretarlo vivacemente, nulla più; ma ciò è già molto, e serve per soddisfare il gusto popolare. Perciò Andrea del Sarto è forse, tra tutti i pittori fiorentini, il più popolare nel vero senso della parola. (Evelyn Franceschi Marini)
  • Si vuole per certo che Giulio Romano nel veder la copia che Andrea del Sarto avea fatto del ritratto di Leon X[1] disegnato e dipinto da Giulio Romano stesso sotto la direzione di Raffaello, la prendesse per il suo proprio originale. (Francesco Milizia)
  • [Commentando il Ritratto di una giovane donna negli Uffizi] Tra le opere più significative del talento pittorico di Andrea. [...] Le belle mani che escono dalla manica arricciata, come da una capricciosa corolla di fiore, così bianche e morbide da rivelarci in Andrea del Sarto il solo pittore capace, in Firenze, di gareggiar coi Veneti, signori del pennello. (Adolfo Venturi)

Note

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  1. Papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici.

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Opere

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