Angelo Masini

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Angelo Masini in un ritratto di Valentin Serov (1890)

Angelo Masini (1844 – 1926), tenore italiano.

Citazioni su Angelo Masini[modifica]

  • L'essere romagnolo fu cosa di cui il Masini non sì dimenticò mai interamente. Quel benedetto sangue di Romagna continuò a bollirgli sempre nelle vene e ad avere i suoi lieviti anche sulle scene. Né ciò gli nuoceva, ché anzi rendeva più caldi e vigorosi i suoi scatti e i suoi impeti. (Gino Monaldi)
  • Masini, con una voce dolce e duttile che poteva rivaleggiare nel gorgheggio con le Dive più famose, anima rude di artista, con degli scatti meravigliosi, una figura forte e maschia, sempre spettinato, irrequieto, portando sulla scena il fascino strano di una personalità indomabile, restio a seguire qualsiasi tradizione o stile, lo era infatti, poiché il povero direttore di orchestra bestemmiava come un turco, essendo molto difficile poter seguirlo quando, animandosi nelle grandi frasi di passione, dimenticava tempo e battuta, ma suscitava grida di entusiasmo nelle folle in delirio! (Gemma Bellincioni)
  • Una singolarità vocale di lui era la mezza-voce, che sulle sue labbra assumeva una espressione d'incomparabile dolcezza e della quale egli poteva servirsi a suo talento con bellissima omogeneità, compattezza e uguaglianza di suono. La paradisiaca romanza dell'Elisir d'amore «Una furtiva lagrima», cantata dal Masini, col fascino di quella sua incantevole mezza-voce, diveniva veramente una cosa di paradiso, al punto che tale romanza udita che la si fosse una volta da lui, non era più possibile sentirla volentieri da altri. (Gino Monaldi)

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