Vai al contenuto

Angelo Mosso

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Angelo Mosso

Angelo Mosso (1846 – 1910), medico, fisiologo e archeologo italiano.

Citazioni di Angelo Mosso

[modifica]
  • Il prof. Pettenkofer crede che i germi del colèra siano contenuti nel suolo e che la malattia si sviluppi unicamente in quelle località dove il terreno è adatto alla vita di questi germi. Le sue prime osservazioni, durante l'epidemia del 1854, furono già fatte nell'ipotesi che le deiezioni dei colerosi contenessero i germi della malattia. Dopo aver dimostrato che il colèra dipende dal commercio, dai rapporti e dal contatto degli uomini, ed essersi assicurato che le condizioni locali del suolo infetto favoriscono la diffusione del colèra, egli si fece la seguente domanda:
    "Cosa porta e diffonde l'uomo colla sua presenza nel suolo?" E non trovò altra risposta che questa: "l'orina, le feci e gli escrementi." Ecco le cause della malattia. Fu questo ragionamento che indusse lui ed altri igienisti a considerare la disinfezione degli escrementi e delle latrine come una delle misure profilattiche più efficaci contro il colèra. Fu in base a tale supposizione che da lui e da altri si considerarono gli escrementi non disinfettati come un pericolo ed una minaccia di infezione.
    Ma negli ultimi anni del colèra in Europa, dal 1870 al 1874, dopo uno studio più diligente dovette persuadersi che anche questa misura profilattica è insufficiente, come viene praticata, e fu d'allora in poi, che egli manifestò la sua piena incredulità contro l'efficacia delle disinfezioni.[1]

Mesmer e il magnetismo

[modifica]

Su Mesmer e sul magnetismo animale si scrissero tanti libri che se ne farebbe una biblioteca. La libreria di Washington, che serve ai medici militari, conteneva, nel 1887, venti giornali tra vivi e morti, e duecento dieci tra libri e memorie che discorrono esclusivamente del magnetismo animale. Ciò s'intende senza tener calcolo delle riviste di medicina, di filosofia e di letteratura e tanto meno dei giornali quotidiani dove gli articoli su Mesmer sono cosi strabocchevoli che sarà difficile dare l'inventario anche solo dei migliori.

Citazioni

[modifica]
  • Mesmer fu come una meteora che sorse e scomparve rapidamente poco prima che scoppiasse la più grande tempesta che ricordi la storia moderna[2]. L'anarchia, la rivoluzione e la conquista dell'Italia per parte dei francesi, seguirono con tale prontezza che la dottrina di Mesmer non ebbe tempo di metter radice fra noi. (p. 60)
  • Mesmer fu un mistico. – In questo momento nel quale per cause eguali a quelle del secolo scorso, va riaccendendosi il misticismo, non sarà inutile studiare la vita di questo medico che tentò fondare una nuova filosofia della Natura, che mise in evidenza alcuni fenomeni singolari che può presentare il sistema nervoso, e dimostrò colle sue esperienze quanto sia instabile l'equilibrio della ragione umana o quanto sia cieca la credulità del pubblico. (p. 61)
  • Mesmer era un uomo alto della persona, molto elegante e di aspetto piacevole. Alcuni gli hanno rimproverato la mancanza di spirito e di talento letterario. Certo le cose che scrisse sono di gran lunga inferiori per lo stile alle semplici lettere di alcune donne che scrivevano senza la preoccupazione che altri avrebbe visto stampate le loro lettere: quelle lettere intime sfuggite dalla penna, e delle quali noi ammiriamo ancora oggi la perfezione nell'arte del comporre di quei tempi.
    La fortuna sua Mesmer la deve al misticismo, all'aspirazione verso le cose occulte che ha tormentato in ogni tempo l'umanità.
    Mesmer paragonava con enfasi la sua scoperta a quella del telescopio e del microscopio e diceva che il magnetismo apriva un nuovo mondo allo sguardo.
    L'umiltà non è stata una delle virtù di Mesmer. (pp. 68-69)

Incipit di La fatica

[modifica]

Io ero a Roma alla fine di marzo. Avuto notizia che era già incominciato il passo delle quaglie, andai alla spiaggia del mare per vedere se questi uccelli, arrivando dall'Africa, mostrassero qualche fenomeno di stanchezza.[3]

Note

[modifica]
  1. Da Le precauzioni contro il colèra e le quarantene, in Nuova Antologia di lettere, scienze ed arti, vol. 77, 15 settembre 1884, pp. 317-318.
  2. Allusione alla Rivoluzione francese.
  3. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

Bibliografia

[modifica]
  • Angelo Mosso, Mesmer e il magnetismo, in La vita italiana durante la Rivoluzione francese e l'Impero, Fratelli Treves Editori, Milano, 1897.

Altri progetti

[modifica]