Angelus Silesius
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Angelus Silesius (1624 – 1677), poeta, mistico e religioso tedesco.
Il pellegrino cherubico
[modifica]- So che senza di me, Dio non può un istante vivere: | se io divento nulla, deve di necessità morire. (I, 8)
- Devo esser Maria e da me far nascere Dio | perch'egli mi conceda beatitudine eterna. (I, 23)
- Dio è la cosa più povera, se ne sta nudo e libero: | perciò dico a ragione che povertà è divina. (I, 65)
- L'abisso della mia anima chiama sempre a gran voce | l'abisso di Dio: dimmi, qual è più profondo? (I, 68)
- Dio abita in una luce cui strada non conduce: | chi luce non diventa, non lo vede in eterno. (I, 72)
- Fermati, dove corri? Il cielo è dentro te! | Se cerchi Dio altrove, lo perdi sempre più. (I, 82)
- La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce, | a se stessa non bada, che tu la guardi non chiede. (I, 289)
- Tutto quello che vuoi, uomo, è già prima in te: | È soltanto questione che non sai trarlo fuori. (IV, 183)
- Per l'anima non è mai notte.
Mi stupisco tu possa volere tanto il giorno! | Per la mia anima il sole non è mai tramontato. (V, 128) - Star soli è necessario. | E se non sei volgare, | dovunque potrai stare | in luogo solitario.[1]
Note
[modifica]- ↑ Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, Rizzoli, 1992. ISBN 88-17-14603-X
Bibliografia
[modifica]- Angelus Silesius, Il pellegrino cherubico, a cura di Giovanna Fozzer e Marco Vannini, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo, 1992.
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