Antoine Sfeir

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Antoine Sfeir

Antoine Sfeir (1948 – 2018), giornalista franco-libanese.

L'Islam contro l'Islam[modifica]

  • Nella tradizione sunnita l'imam è un personaggio che, durante la preghiera comune del venerdì, viene invitato a leggere passi del Corano e a commentarli. È in qualche modo il sacerdote o, piuttosto, il pastore protestante, posto che nell'islam non esiste una gerarchia ecclesiastica e che ognuno è abilitato a esercitare questa funzione come nella religione evangelica. È l'equivalente della lettura del Vangelo e del commento che segue. Al contrario, nello sciismo l'imam è una vera guida della comunità. (seconda parte, cap. VI, p. 59)
  • L'imam sciita è il capo temporale e spirituale designato da Dio stesso. L'istituto degli imam è difficilmente paragonabile al califfato sunnita, perché non si tratta solo della successione a Muhammad, ma piuttosto di un fondamento sostanziale della religione. Hadith specifici degli sciiti sostengono che dalla propria luce Dio fece zampillare da una parte Muhammad e la sua profezia e dall'altra Ali e gli imam. La sequela degli imam viene, quindi, a completare la profezia e prende una dimensione divina. (seconda parte, cap. VI, p. 59)
  • [...] gli sciiti considerano gli imam depositari della scienza divina e guardiani della shar'ia. Gli imam hanno un vero e proprio ruolo di guida per i fedeli, che devono loro amore e obbedienza. I loro teologi fondano tale dogma sul Corano, che proclama chiaramente Ali imam, e dodici hadith che concorrono a provare la sua designazione come tale.
    Insieme capo politico e guida spirituale, l'imam cumula l'insieme dei poteri. È il solo abilitato a giudicare sul lecito e l'illecito, a guidare la preghiera del venerdì, a dichiarare il jihad, a emettere sentenze, ecc. (seconda parte, cap. VI, p. 60)
  • Tazieh è una parola di origine araba che significa "testimonianza di cordoglio", che ha luogo nell'islam sciita il giorno dell'anniversario della morte di Hussein, terzo imam degli sciiti.
    In Iran il tazieh è una cerimonia religiosa popolare celebrata in forma teatrale con dialoghi cantati e declamati. [...].
    Il tazieh è una Passione (nello stesso senso della Passione di Cristo) che ha per argomento il martirio di personaggi santificati e il dolore lacerante che suscita il loro martirio. (seconda parte, cap. VII, p. 68)
  • Il tazieh ha funzione educativa e celebrativa.
    È uno dei fondamenti dell'educazione religiosa in quanto visto e conosciuto fin dall’infanzia da tutti gli iraniani, in seno all'istituto famigliare e a quello scolastico. Sotto il controllo del potere religioso, è un elemento di garanzia dell'ortodossia sciita. (seconda parte, cap. VII, p. 69)
  • Ancor oggi, questo popolo [iraniano] vestito di nero continua a portare, senza saperlo, lo stesso lutto per l'imam Hussein.
    Lo sciismo iraniano si realizza nel momento in cui i mullah fanno dell'imam Hussein l'incarnazione della nazione. In qualità di erede spirituale di Hussein, ogni imam sciita iraniano beneficia implicitamente su di sé della ricaduta della considerazione del popolo per Hussein. (seconda parte, cap. VII, p. 70)

Bibliografia[modifica]

  • Antoine Sfeir. L'Islam contro l'Islam. L'interminabile guerra fra sunniti e sciiti, traduzione di Alberto Roberto De Matteis, Enrico Damiani Editore, 2013. ISBN 9788890713019

Altri progetti[modifica]