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Apollonio Rodio

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Apollonio Rodio (295 a.C. – 215 a.C.), poeta greco.

Le Argonautiche

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Felice Bellotti

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Da te, Febo, esordendo, or io le geste
Ricorderò di quegli antiqui eroi,
Che per la foce dell'Eusino e in mezzo
Alle due rupi Cianee varcando
Argo addrizzâr, ben corredata nave,
Per voler di re Pelia, al Vello d'oro.

Guido Paduano

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Da te sia l'inizio, Febo, a che io ricordi le gesta
degli eroi antichi che attraverso le bocche del Ponto
e le rupi Cianee, eseguendo i comandi di Pelia,
guidarono al vello d'oro Argo, la solida nave.

Citazioni

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  • [...] solenni | gli sdegni son degl'immortali numi | verso i terrestri. (lib. II, vv. 339-341; 1873, p. 77)
  • Notte la terra coprì co' le tenebre; in mezzo del mare | videro i marinai sbocciare la stella de l'Orsa; | videro ed Orione: e il viandante in cammino, | anche il custode de li atrii s'addormentava, e la madre | priva de' bimbi ahi! morti, sopita ecco era nel sonno: | per la città non più latrato di cani, né eco | più di rumore: silenzio ne 'l nereggiare de l'ombra. (lib. III, v. 743 ss.; citato in Pascoli, p. 105)
  • Improbo amor, grande sciagura, grande | agli uomini di colpe incitamento, | per te liti omicide e pianti e lutti | e angosce innumerabili travagliano | l'umana vita! (lib. IV, vv. 584-588; 1873, p. 216)

Bibliografia

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  • Apollonio Rodio, Gli Argonauti, traduzione di Felice Bellotti, a cura di Vigilio Inama, Successori Le Monnier, Firenze, 1873.
  • Apollonio Rodio, Le Argonautiche, traduzione di Guido Paduano, Rizzoli, 1998.
  • Giovanni Pascoli, Traduzioni e riduzioni, a cura di Maria Pascoli, Zanichelli, Bologna, 1923.

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Opere

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