Rocco Montano

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Rocco Montano (1913 – 1999), scrittore e professore universitario italiano.

Arte, realtà e storia[modifica]

Incipit[modifica]

Il Croce ha definito nella Estetica con estrema chiarezza i modi e i tempi per cui dall'esperienza sentimentale si giunge all'intuizione e da questa alla «traduzione» in segni fisici, concreti, dell'opera d'arte. L'entusiasmo, forse, e la certezza di una verità raggiunta, pienamente posseduta gli ha suggerito allora di porre in termini persino schematici il processo:
Il processo completo della produzione estetica può essere simboleggiato in quattro stadi, che sono: a, impressioni; b, espressione o sintesi spirituale estetica; c, accompagnamento edonistico o piacere del bello (piacere estetico); d, traduzione del fatto estetico in fonemi fisici (suoni, toni, movimenti, combinazioni di linee e colori, ecc.). [Estetica, Bari 1912, IV ed. p. 113]

Citazioni[modifica]

  • La passione è un fatto essenziale della nostra vita spirituale. È attraverso, è dal gioco delle passioni e dei sentimenti – a corporibus et per corpora, avrebbe detto S. Tommaso – pur sempre parziali, ingiusti, che si svolge il processo della nostra forza spirituale; da esso sorge il nostro interessamento al mondo e lo sforzo di comprenderlo. Ma la verità, anche quella dell'arte, è tanto più raggiunta quanto più l'animo è capace di liberarsi e di ascoltare la voce delle cose. (p. 32)
  • La poesia, come il pensiero, è, come si dice, dei puri di cuore. (p. 32)
  • La Chiesa che per il barbaro potrebbe essere un cubo di pietra, diventa per l'uomo di religione, o per chi sa risentirne l'animo, qualcosa che è fonte di commozione e di amore. (p. 39)
  • Non c'è l'uomo buono, egoista, per sé solo, ma esso è tale in relazione agli altri esseri che lo circondano; gran parte della sua qualità gli viene dal mondo in cui è visto. (p. 41)
  • Non esistono nell'universo atti isolati; una parte, come in un organismo, vive del funzionamento del tutto. (p. 41)
  • La grandezza di Dante è in noi certamente legata al fatto che egli ha dato la più alta e coerente rappresentazione del mondo quale poté apparire a una alta coscienza medioevale illuminata dal tomismo e al modo con cui lo stesso Poeta ha arricchito e approfondito la visione medievale del mondo con gli apporti delle più alte meditazioni e delle più impegnative esperienze. (p. 46)

Storia della letteratura italiana dal Medioevo alla fine del Settecento[modifica]

Citazioni[modifica]

  • Il Boccalini è, in generale, uno spirito conservatore, attaccato alla buona pratica della pietà e desideroso della libertà d'Italia. Ma egli è ben lontano dal farsi riformatore, rimane scettico, motteggiatore. Ha la lingua e la penna mordace, uno spirito critico assai vivace e acuto. Parla forte contro i príncipi che seguivano la ragion di stato e che cacciata via «la sapienza di amar e temer Dio con tutto il cuore» si servivano «del sacrosanto suo nome per istrumenti di cavar denari dalle mani de' popoli». (p. 437)

Bibliografia[modifica]

  • Rocco Montano, Storia della letteratura italiana dal Medioevo alla fine del Settecento, Napoli, G. B. Vico, 1974.
  • Rocco Montano, Arte, realtà e storia, prefazione di Francesco Bruni, Saggi Marsilio, 2003.

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