Associazione Calcistica Perugia Calcio

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Tifosi del Perugia (2014)

Citazioni sull'Associazione Calcistica Perugia Calcio.

  • La maglia è il simbolo di una società. È la divisa da esporre. È lo scudo dietro il quale ripararsi. Ci sono maglie che pesano. Quella del Perugia, per esempio, che venne indossata da gloriosi atleti a inizio secolo, poi da Serlupini, da Montenovo, da Azzali, da Castagner, da Novellino, da Bagni, da Vannini. Soprattutto da Renato Curi, che del Perugia è il simbolo.[1]
  • [Nel 1976] Parliamoci chiaro: il radiocronista al di sopra delle parti non esiste. È inconcepibile un uomo asettico, vaccinato a tal punto da risultare inattaccabile, pure in forma attenuata, dal morbo del tifo. Ad esempio, io non ho nulla in contrario ad ammettere che faccio il tifo per il Perugia. Ma perché il Perugia, mi chiedono tutti, osservando che non c'è nulla di umbro nella mia posizione anagrafica? Perché la sorte mi toccò, a diciotto anni, di studiare a Perugia. (Nando Martellini)
  • [Nel 1975] Questo significa per me l'arrivo del Perugia in Serie A. Per la città è una novità inebriante. Per me è un ritorno alla giovinezza. Benvenuto Perugia. Grazie per questo vento ubriacante che scatena senza freni i miei sogni e i miei ricordi più belli. (Nando Martellini)
  • [Nel 1975] Una volta che mi posi in testa di organizzare una squadra di ragazzini [...] mi venne d'istinto di comprare una serie di maglie tutte rosse e di piazzarci lo stemma col grifone. (Paolo Valenti)

Note[modifica]

  1. Citato in Fieri di questa Maglia, acperugiacalcio.com, 22 luglio 2013.

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