Attilio Zuccagni-Orlandini

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Giuseppe Orlandini, modificato in Attilio Zuccagni-Orlandini, (1784 – 1872), cartografo e geografo italiano.

Citazioni di Attilio Zuccagni-Orlandini[modifica]

  • Caggiano è un borgo situato in monte presso il fiume Torno, decorato di belli edifizj sacri al culto e ricco di varj Istituiti di beneficenza. Nei suoi terreni l'agricoltura fa buone raccolte di vino, di olio e di frutta, e trae altresì lucroso partito da ubertosi pascoli. Una parte degli abitanti cerca lavoro negli opificj di cotone e di lana. (da Dizionario topografico dei comuni compresi entro i confini naturali dell'Italia, p. 238)
  • [Melfi] Ha una magnifica cattedrale, ed un rinomato campanile, fatto costruire nel XII secolo da Roberto Guiscardi. [...] Il suo territorio è fecondo in ogni genere di prodotti. (da Dizionario topografico dei comuni compresi entro i confini naturali dell'Italia, p. 644)

Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia[modifica]

  • Caggiano o Cagiano è una terra della cosi detta campagna di Eboli, reputata molto antica. Il Gatta nella sua Lucania avrebbe voluto darle una capricciosa origine, facendola credere la Cesariana di Antonino[1], ma l'Antonini dimostrò l'erroneità di quella notizia. Era munita in passato di rocca costruita nei bassi tempi e dicesi che successivamente i feudatarj vi tenessero artiglieria. (vol. 11, p. 30)
  • Una strada pedonale che si distacca dalla strada rotabile non molto fuori di Matera e dalla parte di ostro, segue presso a poco la direzione del fiume Gravina e conduce a Montescaglioso, capoluogo del Circondario che ora vuolsi percorrere. Sorge questa piccola città su di una collina presso il Bradano che le scorre a ponente-libeccio: la sua fondazione si deve ripetere, secondo il Giustiniani, dalla contessa Emma d'Altavilla, zia di Federigo II e vedova di Rodolfo Maccabeo, la quale la edificò nel XII secolo. Altri ha voluto che fosse fondata da Alessandro Severo sulle rovine di Metaponto, perché in alcuni diplomi è denominata Civitas Severiana; ma ciò non basta a stabilirne quella vantata antichità. Ebbe Montescaglioso largizioni e privilegi, confermati poi dal mentovato Federigo e dal Viceré Pietro di Toledo; fu posseduto per legato paterno dallo svevo Manfredi quando era Principe di Taranto, e nel 1458 da Pirro del Balzo. Pervenuto a Federigo secondogenito del Re Ferrante, egli lo vendé a Federigo Grisone, da cui per diversi contratti giunse in potere dell'ultimo feudatario Cattaneo. Vasta è la chiesa parrocchiale di Montescaglioso, ove sono altre chiese di mediocre struttura. Dei tre monasteri che vi si vedono, rinomatissimo per donazioni e per privilegi fu quello dei Cassinensi, ampio e fornito di bella chiesa, con doppio chiostro, doppio cenacolo, vasti e lunghi dormitori e molte sale. Miglionico e Pomarico appartengono a questo circondario. (vol. 11, p. 251)
  • [Casalnuovo] Fà raccapriccio il ripensare alla rovina cagionatale dal terremuoto del 1783: narra il Sarcone che tutto il territorio si sconvolse, quindi caddero tutti gli edifizj e perfino la superficie della contrada cambiò d'aspetto [...]. (vol. 11, p. 368)

Note[modifica]

  1. Cfr. Itinerario antonino su Wikipedia.

Bibliografia[modifica]

  • Attilio Zuccagni, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia corredata di un Atlante, Orlandini, Firenze, 1845.
  • Attilio Zuccagni, Dizionario topografico dei comuni compresi entro i confini naturali dell'Italia, Tipografia e cartoleria Militare, Firenze, 1866.

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