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Battaglia di Megiddo (609 a.C.)

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Vista aerea dell'antica Megiddo

Citazioni sulla battaglia di Megiddo (609 a.C.).

  • Dopo tutto ciò, dopo che Giosia aveva riorganizzato il tempio, Necao re d'Egitto andò a combattere in Carchemis sull'Eufràte. Giosia marciò contro di lui. Quegli mandò messaggeri a dirgli: "Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non vengo contro di te, ma contro un'altra casa sono in guerra e Dio mi ha imposto di affrettarmi. Pertanto non opporti a Dio che è con me affinché egli non ti distrugga". Ma Giosia non si ritirò. Deciso ad affrontarlo, non ascoltò le parole di Necao, che venivano dalla bocca di Dio, e attaccò battaglia nella valle di Meghiddo. Gli arcieri tirarono sul re Giosia. Il re diede l'ordine ai suoi ufficiali: "Portatemi via, perché sono ferito gravemente". I suoi ufficiali lo tolsero dal suo carro, lo misero in un altro carro e lo riportarono in Gerusalemme, ove morì (Libri delle Cronache)
  • Il faraone Necao re di Egitto si mosse per soccorrere il re d'Assiria sul fiume Eufràte. Il re Giosia gli andò incontro, ma Necao l'uccise in Meghiddo al primo urto. I suoi ufficiali portarono su un carro il morto da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro. (Libri dei Re)

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