Bonaventura Caloro

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Bonaventura Caloro (1905 –), scrittore e critico italiano.

Citazioni di Bonaventura Caloro[modifica]

  • Lungo la Senna, al Quai Voltaire, in una casa dall'aspetto gentilizio, abita Henri de Montherlant. Quando un cameriere mi introduce in una stanza bassa, ho l'impressione di trovarmi in un museo provinciale. Lungo le pareti sono allineati torsi di marmo. Hanno la patina antica. Noto che sono per la maggior parte busti di uomini. In qualcuno certi particolari anatomici sono così evidenti da fare arrossire un collegiale. Mi aspetto, a tale visita, un efebo, una figura esile, i capelli lunghi, lo sguardo leggermente allucinato. Vedo invece venirmi incontro un uomo corpulento, con aspetto di funzionario ai limiti della pensione. Il risveglio mi rimette i piedi in terra. E così non dimentico che sono dinanzi a Henri de Montherlant, il più sdegnoso degli autori francesi.[1]

È lo stato che crea la nazione[modifica]

Incipit[modifica]

Sotto il titolo volutamente vago e di trattenuta ambizione, «Gente di conoscenza», Mario Missiroli ricorda nel suo ultimo libro, uscito in bella e curata edizione – di splendido nitore i caratteri tipografici – per i tipi di Riccardo Ricciardi di Napoli, gli uomini con i quali ebbe comunione di vita, di idee e di lavoro. Sono ritratti vivi, disegnati con mano abile, incisiva, e collocati con maestria nel loro tempo e nel quadro del loro costume di vita, così diverso da quello di oggi.

Citazioni[modifica]

  • Per Benedetto Croce i ricordi di Missiroli sono più fitti e diretti e il suo impegno di porre la complessa ed affascinante personalità del filosofo nella sua giusta angolatura si rende manifesta soprattutto per alcune singolarità. Il Croce del Missiroli è un Croce più umano, meno chiuso, di quanto non sia stato dai più raffigurato. Un Croce pieno di buon senso, come lo giudicò Giolitti che lo nominò ministro, un Croce curioso ed attento alle semplici e ingenue vicende della vita e in egual tempo rigoroso e severo nella coscienza morale.

Note[modifica]

  1. Da Lo scrittore più sdegnoso di Francia, Tempo, n. 7, 17 febbraio 1955, p. 29.

Bibliografia[modifica]

  • Bonaventura Caloro, È lo stato che crea la nazione, La Fiera Letteraria, aprile 1973.