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Bradley Ray

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Bradley Ray (2023)

Bradley Ray (1997 – vivente), pilota motociclistico britannico.

Intervista di Daniela Piazza, gpone.com, 29 giugno 2023.

  • [«Guardandoti dall'esterno sembri un ragazzo abbastanza stravagante, c'è qualcuno a cui ti ispiri o è la tua personalità?»] È il mio DNA. Sono sempre stato un po' diverso, non tendo a seguire la massa. Non mi sono mai preoccupato di quello che la gente pensa del mio aspetto. Ho sempre cercato di andare per la mia strada e di seguire ciò che mi rende felice, se così si può dire. In passato ho avuto diverse acconciature, ho fatto scelte strane e meravigliose per quanto riguarda le calzature e i vestiti. Se vedo qualcosa che mi piace, come i pantaloni rosa, li indosso senza problemi.
  • [«Che tipo di ragazzo è Bradley Ray?»] Un ragazzo dall'aspetto abbastanza felice. Sempre sorridente, molto motivato. Mi pongo come un personaggio rilassato e molto tranquillo, ma quando salgo in moto sono completamente l'opposto, voglio solo vincere tutto e fare il miglior lavoro possibile. Probabilmente, fuori dalla pista, non sembro un normale pilota di moto o non mi presento come tale, ma ho un ottimo equilibrio. Sono molto tranquillo e rilassato, ma anche molto motivato e determinato a fare un ottimo lavoro. Le corse sono la mia passione.
  • Le sensazioni che hai quando ti sistemi in griglia sono impareggiabili e una volta che inizi e che provi le sensazioni che ti dà vincere non riesci più a farne a meno, perché non fai altro che pensare al passo successivo, al prossimo evento e il prossimo campionato e quando ci arrivi non vuoi altro che fare di meglio.
  • [«È vero che prima di gareggiare a tempo pieno, aiutavi tuo padre in cantiere e tua madre nel pub?»] Ho iniziato a lavorare in cantiere quando ho lasciato la scuola. È stato il mio primo lavoro. Mia madre e mio fratello avevano un pub, quindi lavoravo con mio padre in settimana e nei weekend davo una mano al pub, lavando i piatti e facendo dei piccoli lavoretti. Nel 2016 avevo iniziato ad andare bene nella Supersport britannica e ho detto ai miei genitori che avevo bisogno di smettere di lavorare e di concentrarmi completamente sulle corse, perché era difficile lavorare fino a tardi e poi andare ad allenarmi. Ho smesso di lavorare e mi sono dedicato completamente alle gare. È stato un grosso rischio ma [...] i miei genitori hanno creduto in me e mi hanno supportato al 100%. Da lì ho iniziato a correre a tempo pieno e a dedicarmi completamente alle corse e ho realizzato che lavorare mi ha dato ancora più voglia di essere un pilota professionista.
  • Da bambino, il mio riferimento era Valentino Rossi. Era la persona a cui sarei voluto somigliare quando anch'io avrei guidato una moto e avrei ottenuto grandi risultati. Penso che sia un ragazzo incredibile in moto e un bel personaggio fuori dalla pista, ha portato nelle corse qualcosa che nessuno aveva mai portato prima. È un ragazzo sempre sorridente, è stato il mio idolo crescendo e guardarlo è sempre stato speciale.

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