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Brigida Banti

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Brigida Giorgi Banti

Brigida Giorgi, meglio conosciuta con il cognome coniugale di Brigida Banti (1757 – 1806), soprano italiano.

Citazioni su Brigida Banti

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  • Era di già passata la metà della teatrale stagione, quando capitaron a Londra due famose rivali, la Banti, ch'era a quell'epoca una delle più celebri cantanti d'Europa nel serio, e la Morichelli, ugualmente celebrata nel buffo. Non erano queste più giovani, e non erano mai state nel numero delle grandi bellezze: l'una però era ricercata e pagata esorbitantemente pel pregio d'una voce maravigliosa, ch'era il solo dono che avea ricevuto dalla natura; l'altra per quello d'un'azione vera, nobile, ragionata e piena d'espressione e di grazia. Quindi s'erano rese ambedue gl'idoli de' teatri, ma il terrore insieme de' compositori di musica, de' poeti, de' cantanti e degli impresari. Una sola di queste bastava a far tremare del nome il teatro dov'era impegnata. S'imagini il mio buon lettore qual doveva esser lo stato del teatro italiano di Londra al tempo in cui ambedue queste eroine della scena impegnate trovavansi. (Lorenzo Da Ponte)
  • Io ho inteso più volte questa[1] gran Virtuosa in diversi teatri d'Italia, ed ho riconosciuto in essa una voce chiara, una intonazione perfetta, una espressione giusta ed una maniera di canto in somma veramente ammirabile. (Carlo Gervasoni)
  • La Banti, al contrario [della Morichelli], era una femminaccia ignorante, sciocca e insolente, che, avvezza nella sua prima giovinezza a cantar pei caffè e per le strade, portò sul teatro, dove la sola voce la condusse, tutte le abitudini, le maniere e i costumi d'una sfacciata Corisca. Libera nel parlare, più libera nelle azioni, dedita alla crapola, alle dissolutezze ed alla bottiglia, appariva sempre quello che era in faccia di tutti, non conosceva misure, non aveva ritegni; e, quando alcuna delle sue passioni era stuzzicata dalle difficoltà o dalle opposizioni, diventava un'aspide, una furia, un demone dell'inferno, che avrebbe bastato a sconvolgere tutto un impero, nonché un teatro. (Lorenzo Da Ponte)

Note

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  1. Nel testo "questo"

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