Carla Vistarini
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Carla Vistarini (1948 – vivente), scrittrice, sceneggiatrice, paroliera e musicista italiana.
Citazioni di Carla Vistarini
[modifica]- Le mie canzoni, i film, la tv, il teatro, arrivano e sono sempre arrivati alla gente attraverso l'arte, le voci, le espressioni di intermediari eccellenti. Attori, cantanti, artisti straordinari. E poi arriva la voglia di parlare direttamente al pubblico, il lettore in questo caso.[1]
Dall'intervista di G. Aluffi, maggio 2015
Repubblica sera; riportata in Romanzi, canzoni e nevicate del '56: parla Carla Vistarini, AluffingtonPost.com.
- Il romanzo richiede calma, quiete, una solitudine che consenta la concentrazione. La mia vita precedente al romanzo, dal punto di vista professionale, è stata tumultuosa. La televisione, la discografia, la musica sono fatte di numerosi impegni.
- La narrazione, per sorprendere il lettore, deve sorprendere anche sé stessa e quindi sorprendere in primo luogo il narratore.
- È un peccato che solo gli esperti e i cultori sappiano abbinare il titolo di una canzone a chi l'ha scritta. Con il romanzo, per fortuna, è molto diverso.
Se ho paura prendimi per mano
[modifica]"Fermi tutti!" disse una voce secca.
Lo vide. Era un tizio col passamontagna e un grosso rotolo nero sotto il braccio. Stava a gambe larghe sulla soglia aperta del supermercato. Qualcuno lo guardò distrattamente, altri lo ignorarono.
"Ehi!" insisté il tizio, battendo il piede a terra. Ma nessuno se lo filò. L'uomo rimase immobile.
Si sente solo, pensò Smilzo, oggi la gente ti può uccidere, con l'indifferenza. Ottanta per cento psicopatico, valutò, venti rapinatore.
Citazioni
[modifica]- Era in fila alla cassa già da qualche minuto e per passare il tempo studiava i carrelli degli altri, pieni di tonnellate di roba. Nel mio carrello c'è la radiografia del nulla, pensò. Quattro mele, un pezzo di pane, uno yogurt. La solitudine si vede anche dal carrello.
- Quest'uomo ostenta tutta la scapestrata arroganza di chi si crede indenne dal peccato.
- Hanno scritto fiumi di romanzi su bambini abbandonati davanti alle chiese e allevati dai frati per poi scoprire che si trattava nientedimeno che di principi e principesse. La bambina fece un rutto e sbrodolò qualcosa sul mento. Non è principessa, concluse Smilzo.
- Nel suo mondo tutto si comprava e si vendeva, specialmente le persone. Bastava capire qual era il prezzo degli altri.
- Come aveva potuto sopravvivere senza di lei? Come aveva potuto perderne il ricordo?
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista di Silvana Mazzocchi, "Se ho paura prendimi per mano", il lato umano di un tracollo finanziario raccontato da Carla Vistarini, PassaParola, Repubblica.it, 29 settembre 2014.
Voci correlate
[modifica]- Mita Medici, sorella
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