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Mita Medici

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Mita Medici

Mita Medici, nome d'arte di Patrizia Vistarini (1950 – vivente), attrice e soubrette italiana.

Mita Medici: «Califano per riconquistarmi andò persino da mia madre. L'amore con Rubini? Mi lasciò per una norvegese»

Intervista di Emilia Costantini, Corriere della Sera, 6 settembre 2023.

  • [Una vita lavorativa che comincia con il cambio di nome: da Patrizia Vistarini a Mita Medici. Perché?] Non fu una mia scelta e, i primi tempi che mio chiamavano col nome d'arte, non mi giravo nemmeno, non capivo che stavano chiamando me. Avevo 16 anni quando venni scritturata per il mio primo filma, Estate, accanto a Enrico Maria Salerno e fu il grande Piero Gherardi, che firmava le scenografie, a suggerirmi il cambio di nome. Ero stata scelta per aver vinto, l'anno prima, il concorso Miss Teenager italiana al Piper Club e la pellicola era scandita da brani di musica beat. Piero era sicuro che sarei diventata un mito e allora esclamò: devi chiamarti Mita! Lo guardai sconcertata e replicai: ma che stai a dì? Alla fine, mi convinse.
  • [E il cognome Medici?] Sul set mi divertivo a parlare in toscano. Ho ascendenze familiari toscane, pure essendo una romana de Roma... E pensare che, essendo minorenne, non potei andare a vedere il film che era vietato! Io impersonavo una ragazza che seduceva il compagno della propria madre.
  • [Un esordio molto movimentato, a cominciare dalla celebre discoteca romana...] Facevo parte di un gruppetto di ragazzine agguerrite e, per entrare, facevamo finta di essere più grandi: all'epoca si diventava maggiorenni a 21 anni!
  • [Grazie al suo spirito libero ha conquistato Califano?] Fu Gianni Minà a presentarci. Non sapevo chi fosse il Califfo: io 19 anni, lui 12 più di me, tra noi fu un colpo di fulmine. Andammo a vivere insieme, in una palazzina a Roma dove abitavano Renzo Arbore, Shel Shapiro, Bracardi... un'allegra combriccola che condivideva la passione per la musica. Poi accadde che...
  • [Vi siete lasciati.] Per una sua stupida bugia. Mi disse che doveva partire per lavoro e invece una sera lo trovo al ristorante che, oltretutto, frequentavamo insieme, con una ragazza. Un vero cretino: lui resta di sasso, io gli auguro buon appetito e sparisco.
  • [Il Califfo non fece nulla per riconquistarla?] Andò persino da mia madre, scongiurandola di aiutarlo a convincermi, ma aveva tradito la mia fiducia.
  • [In passato ha interpretato un testo intitolato «Naaufraghi». Si sente una naufraga?] Sì, ma credo che tutti abbiamo avuto momenti im cui ci siamo sentiti sperduti nel mare: o vieni salvato o ti salvi da solo. La vita vissuta, sempre, comunque.

Filmografia

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Film

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Serie televisive

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Voci correlate

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Altri progetti

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