Carlo Cambiaggio

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Carlo Cambiaggio (1798 – 1880), cantante, librettista e impresario teatrale italiano.

Citazioni di Carlo Cambiaggio[modifica]

  • [Lombardia, prima guerra d'indipendenza italiana] Abbiamo Garibaldi, che ammazza croati, come uccelli, sul territorio di Varese, Luino, Comasco, ed è arrivato sino a Morazzano, che se non è il Curato a far la spia ai tedeschi l'altro ieri fa 500 prigionieri con il generale Aspre. L'altro giorno gli fece una bella commedia; fece un'imboscata in un gran campo di granturco; i croati tentarono di circondarlo, lui fece fuoco, poscia, lesto come una lepre, si ritirò. I croati avevano fatto una specie di semicercio e seguitavano a far fuoco, a destra e a sinistra, credendo queste due ale reciprocamente di far fuoco contro il nemico; invece tardi si accorsero ch'erano due ore che si ammazzavano tra di loro, e Garibaldi era già distante 6 miglia dal posto.[1]

Citazioni su Carlo Cambiaggio[modifica]

  • Ebbe stupende doti, come basso comico: cantò con la Malibran, la Ungher, la Boccabadati, con il Donzelli, il David, il Cosselli, con Giorgio Ronconi; avea nel suo repertorio 117 spartiti e si conta che più di trenta fossero stati scritti per lui. (Giulio Piccini)
  • La sua intelligenza, la sua vivacità, il suo brio, la sua prontezza, i suoi sali comici gli assicurarono un distintissimo e primario seggio nell'arte, che, sebbene sparsa di invidiosi e maligni, l'ebbe sempre in grande stima. (Francesco Regli)

Note[modifica]

  1. Da una lettera all'impresario Alessandro Lanari, fine agosto 1848; citato in Giulio Piccini, Memorie di un impresario fiorentino, Loescher e Seeber, Firenze, 1892, cap. IX, p. 139.

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