Carlo Emanuele II di Savoia

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Carlo Emanuele II

Carlo Emanuele II di Savoia (1634 – 1675), duca di Savoia e sovrano dello Stato sabaudo.

Citazioni su Carlo Emanuele II[modifica]

Antonio Gallenga[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Carlo Emanuele impiegò ì più felici giorni del suo regno in opere magnifiche di architettura, di cui ereditò l'amore non meno dalla madre [Cristina di Borbone-Francia] che dall'ambizioso suo avo. Il Valentino, acquistato già da Emanuel Filiberto dai Birago, e rifabbricato quasi di pianta da Cristina; la Piazza San Carlo, ideata già sotto Carlo Emanuele I, ebbero l'ultima mano da questo Duca. Fabbricò egli altresì la cappella della Sacra Sindone, il Palazzo Reale, la Venaria, Rivoli, e la strada di Po, e non pochi degli altri grandiosi, sebbene barocchi, edifizi cospicui al giorno d'oggi in Torino e nei contorni.
  • A questa passione per lo sfoggio e la magnificenza, che sempre abbaglia le moltitudini, al suo severo sentimento di giustizia per cui seppe resistere e all'oro degli uomini e ai vezzi delle donne, più che non usassero allora altri regnanti – e di più alla grande sua urbanità e famigliarità di modi – debbe ascriversi la popolarità di cui godette Carlo Emanuele II, a malgrado di gravi errori politici, e delle imposte di cui la stessa sua prodigalità gravò lo Stato.
  • Sentendo appressarsi il suo fine, volle che si spalancassero le porte delle sue stanze, perché venisse ammesso il popolo che vi si era affollato, affinché l'infimo de' suoi soggetti vedesse come passava di vita il suo Principe, ed egli avesse il conforto di morire tra' suoi; aveva egli allora quarantatré anni.

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