Carlo Fecia di Cossato
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Carlo Fecia di Cossato (1908 – 1944), militare italiano.
Citazioni di Carlo Fecia di Cossato
[modifica]- Se qualcuno vuole sbarcare, lo dica subito. Io intendo partire con gente pronta a tutto. Se qualcuno non si sente, che venga avanti: non ha nulla da vergognarsi.[1](citato in Carlo Fecia di Cossato - Il Corsaro dell'Atlantico)
- No, signor Ammiraglio, il nostro dovere è un altro. Io non riconosco come legittimo un governo che non ha prestato giuramento al re. Pertanto non eseguirò gli ordini che mi vengono da questo governo. L'ordine è di uscire in mare domattina al comando della torpediniera Aliseo. Ebbene l'Aliseo non uscirà.[2] (citato in Carlo Fecia di Cossato - Il Corsaro dell'Atlantico)
- Da mesi penso ai miei marinai del «Tazzoli» che sono onorevolmente in fondo al mare e penso che il mio posto è più con loro che con i traditori e i ladruncoli che ci circondano. (dalla lettera di addio alla madre; citato in Achille Rastelli, Carlo Fecia di Cossato: l'uomo, il mito e il marinaio, Mursia, Milano, 2001, p. 150. ISBN 88-425-2918-4)
Note
[modifica]- ↑ In occasione dell'imbarco in qualita di comandante sul sommergibile Tazzoli
- ↑ In occasione dell'insediamento del governo Bonomi, rivolto all'ammiraglio Nomis di Pollone, quando la Marina cambia procedure richiedendo il giuramento al nuovo governo del provvisorio "Regno del Sud" invece che al Re, e l'Ammiraglio Nomis di Pollone chiamati a rapporto gli ufficiali, li invita ad obbedire, in quanto la Marina era l'unica forza compatta della Nazione e bisognava mantenerla tale
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