Carlo Mancini (pittore)

Carlo Mancini (1829 – 1910), pittore italiano.

Citazioni su Carlo Mancini[modifica]

Carlo Mancini è un vivente che si ostina da lunghi anni a passare per morto. Come tale egli non può reagire se io qui parlo, a suo dispetto, di lui, pur tacendo di altri vivi valentissimi che nella pittura di paese illustrarono la regione lombarda e stanno imperterriti allo sbaraglio della critica.
I quadri del nostro Mancini avrebbero detto nella presente esposizione una parola di alto significato, ma non fu possibile vincere il proposito negativo del loro autore. (Vespasiano Bignami)

Carlo Mancini fra gli artisti nostri del suo tempo fu forse il più sincero di tutti. Voglio dire che fu quello che meno si lasciò influenzare dalle correnti spirituali e sentimentali estranee all'arte, che sull'arte di allora ebbero così grande dominio. (Giovanni Beltrami (pittore))

Non è possibile parlare di Carlo Mancini che crebbe in un ambiente famigliare saturo di patriottismo, che militò egli stesso nelle schiere dei volontari, che ebbe in casa un eroe nel fratello Lodovico, che conobbe e avvicinò tutti i personaggi della rivoluzione lombarda, che fraternizzò coi Dandolo, con Luciano Manara, coi Visconti Venosta, senza che la mente corra a quei giorni di santo entusiasmo, che dovettero essere pure giorni di indicibile ebbrezza per gli artisti, quando una strofa, un quadro, una melodia faceva vibrare ogni cuore, come un colpo di battacchio fa vibrare l'anima sonora di una campana. (Giovanni Beltrami (pittore))

Si schiude il periodo trionfale dei paesisti. Un lombardo, il milanese Carlo Mancini, anticipa per suo conto questo periodo e senz'altri maestri che sé medesimo e il vero, attinge alla eterna fontana di gioventù: alla Natura, una vigoria meravigliosa. Aiutato da una sensibilità privilegiata, da una mente colta ed argutissima, giunge con assidua lena a inusitate altezze tecniche, a originali penetranti interpretazioni del vero. (Vespasiano Bignami)