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Carmelo Lavorino

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Carmelo Lavorino (1948 – vivente), criminologo, investigatore e giornalista italiano.

Citazioni di Carmelo Lavorino

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  • Pacciani è un uomo che ha avuto il suo passato, i suoi problemi e i suoi difetti come ognuno di noi. In ogni caso lo considero totalmente estraneo ai delitti del Mostro di Firenze e reputo che sia il Girolimoni bis della situazione.[1]

intervista di Pino Nicotri, blitzquotidiano.it, 24 ottobre 2019

  • [Sul titolo del suo libro relativo al Delitto di via Carlo Poma] One perché l'uccisione di Simonetta Cesaroni è il caso italiano di omicidio singolo più interessante, coinvolgente e intrigante nell'universo dei delitti irrisolti: è il giallo dei gialli, è il top dei delitti irrisolti: è il Number One della serie. Via Poma per il significato simbolico, eccezionale e di riferimento al celebre omicidio, celebre soltanto perché irrisolto.
  • [Sui possibili errori commessi nelle indagini] È difficile sceglierne uno fra i tanti. Nel libro ne elenco una trentina, di cui una decina si contendono il primato. Diciamo che (1) ostinarsi nel non darmi ragione che l'assassino abbia usato la mano sinistra per uccidere Simonetta, (2) ostinarsi nel non volere ammettere che il sangue sul telefono sia di gruppo A e quindi dell'assassino, (3) lasciare alla portata di tutti reperti importantissimi quali il computer della vittima, il tagliacarte arma del delitto, il reggiseno e il corpetto della vittima, dissequestrare l'appartamento “scena del delitto” solo sei giorni dopo l'omicidio, (4) permettere la sparizione di reperti di Simonetta quali la cartellina e le scarpe, sono tutti errori che gridano vendetta.
  • [Su chi sia l'assassino] Un soggetto territoriale di Via Poma, zona intesa come condominio e/o come l’ufficio dove lavorava Simonetta.

intervista di Rosa Scognamiglio, ilgiornale.it, 19 dicembre 2020

  • [Sul profilo di Donato Bilancia] Il suo profilo risponde a tutte le caratteristiche delle diverse tipologie di serial killer comprendendo, tutte insieme, la categoria degli assassini seriali vendicativi, quella dei narcisisti, collezionisti e vendicativi.
  • Bilancia aveva più di un modus operandi, a seconda della vittima che intendeva colpire. In linea generale, lo schema che seguiva era il seguente: ideazione del delitto, sopralluogo della scena del crimine, modalità di approccio alla vittima e, successivamente all'azione omicidiaria, trasferimento del corpo da luogo del delitto.
  • Bilancia commetteva molti errori, imprecisioni e leggerezze. Se gli inquirenti avessero notato alcuni dettagli, tipo quello della Mercedes nera che si spostava nei luoghi in cui erano stati commessi i primi tre delitti senza mai pagare il pedaggio autostradale, lo avrebbero catturato già al secondo omicidio.

Note

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  1. Dall'intervista di Insufficienza di Prove, Mostro di Firenze - Carmelo Lavorino sull'innocenza di Pietro Pacciani, 5 ottobre 1995, disponibile su YouTube.

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