Charles Plisnier

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Scultura dedicata a Charles Plisnier

Charles Plisnier (1896 – 1952), scrittore belga.

Incipit di alcune opere[modifica]

Morte d'Isabelle[modifica]

Il venti di giugno, anniversario della morte di Dominique Annequin, la vedova, nata Antoinette Béthonsart, troneggiava in mezzo ai quattro figli, alle due nuore, ai tre nipotini. In quei momenti appariva manifesta a tutti la concordia della famiglia, concordia di cui ella stessa spesso dubitava, che in verità qualche volta credeva minacciata e che pure riusciva sempre a ristabilire. Quel giorno di lutto era il suo giorno di gloria.[1]

Sposarsi[modifica]

Fabrienne lasciava che il suo ultimo sogno si dissolvesse. Suo padre spingeva l'uscio. Si trovava già seduta sul letto, con gli occhi spalancati.[1]

Note[modifica]

  1. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi e Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Altri progetti[modifica]