Chrétien de Troyes
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Chrétien de Troyes (1135 – 1190), scrittore francese.
Era la stagione in cui gli alberi fioriscono, le siepi si ricoprono di foglie e i prati di erba verde, quando sin dall'alba gli uccelli cantano dolcemente nella loro lingua e ogni creatura s'infiamma di gioia.[1]
Citazioni su Chrétien de Troyes
[modifica]- Alla base dei romanzi arturiani di Chrétien stanno l'amore e l'avventura: i due elementi principali rispettivamente della lirica trobadorica e dei romanzi cavallereschi. (Corrado Di Pietro)
- C'è una mistica religiosa in Chrétien che orienta le scelte e le prove a cui egli sottopone le sue creature: è la mistica cristiana in cui l'avventura acquista una connotazione quasi ascetica, in'inchiesta di sempre più ardue prove fino al raggiungimento della perfezione spirituale e umana. (Corrado Di Pietro)
- Questa è la filosofia dei romanzi di Chrétien: Erec et Enide, Cligés, Lancillotto, Ivano e Perceval. E molte delle avventure raccontate nell'Opera dei Pupi sono proprio quelle dei Cavalieri della Tavola Rotonda oppure sono quelle cavalleresche del ciclo carolingio che si rifanno a modelli di eroismo e di cortesia dei romanzi bretoni. (Corrado Di Pietro)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
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