Christopher Marlowe

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Christopher Marlowe nel 1585

Christopher Marlowe (1564 – 1593), drammaturgo britannico.

Citazioni di Christopher Marlowe[modifica]

  • Chi mai amò, che non abbia amato a prima vista?[1]
Who ever loved that loved not at first sight?
  • Considero la religione come un giocattolo per bambini, e ritengo che il solo peccato sia l'ignoranza.[2]
I count religion as a childish toy, | And hold there is no sin but ignorance.
  • I confronti sono odiosi.[3]
Comparisons are odious.
  • Le nostre spade saranno i nostri oratori.
Our swords shall play the orators for us.[4]
  • Sia maledetto chi per primo inventò la guerra.
Accurst be he that first invented war.[5]

Attribuite[modifica]

  • Solo un cretino può dire di non amare il tabacco e i ragazzi.[6]
Tis but a fool who says he dosn't like tobacco and boys.
Questa frase è stata attribuita a Marlowe da tal Richard Baines (una spia del governo), non figura in alcuna delle sue opere.[fonte 1]

La tragica storia del Dottor Faust[modifica]

Citazioni[modifica]

  • Mio gentile Mefistofele, ho ammirato molto la superba Treviri, cerchiata di monti ariosi, con mura di pietra e fossati profondi. Non c'è principe che potrebbe espugnarla. Da Parigi, seguendo i confini di Francia, abbiamo visto il Meno gettarsi nel Reno tra sponde fitte di bei vigneti, e la fertile Campania fino a Napoli, coi suoi palazzi stupendi e le strade dritte, ben lastricate, che dividono la città in quattro parti. E la tomba d'oro del saggio Marone, e la strada lunga un miglio che tagliò nella roccia in una sola notte. (Atto II, scena VIII)[fonte 2]
  • Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio | suonerà, verrà il demonio e Faust sarà dannato.[7]
  • Era quello il volto che causò l'invio di migliaia di navi? E fe' bruciar le torri eccelse d'Ilio?[8]
  • I cardinali dormienti si affannano | a punire Bruno, che invece è lontano. Vola. | Il suo superbo corsiero, vivo come il pensiero, | Già passa le Alpi.[9]
  • L'inferno non ha limiti e non è circoscritto In un unico luogo; perché dov'è l'inferno, lì noi sempre saremo.
Hell hath no limits, nor is circumscrib'd In one self place; but where we are is hell, And where hell is, there must we ever be.
  • La morte è il compenso del peccato; ciò è duro, è penoso.[10]
  • Sei già dottore, fingi di essere teologo e invece punta al fine ultimo di ogni scienza e vivi e muori nelle opere di Aristotele.
  • Voi stelle che regnaste alla mia nascita, La cui influenza ha disposto la morte e l'inferno.
You stars that reign'd at my nativity, Whose influence hath allotted death and hell.

Atto V, Scena II[modifica]

  • (Escono gli Studiosi.)
    (L'orologio batte le undici.)
    Faust: Ah, Faust,
    ora hai solo un'ora di vita,
    poi sarai dannato per sempre.
    Fermatevi sfere del cielo che eternamente ruotate,
    che il tempo finisca e mezzanotte non venga mai.
Faustus: Ah, Faustus,
Now hast thou but one bare hour to live,
And then thou must be damn'd perpetually!
Stand still, you ever-moving spheres of heaven,
That time may cease, and midnight never come.
  • Faust: "O lentamente, lentamente correte, o cavalli della notte!"[11]
    Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio suonerà,
    verrà il demonio e Faust sarà dannato.
    Salirò fino a Dio! Chi mi trascina in basso?
    Guarda, guarda, il sangue di Cristo allaga il firmamento!
    Una sola goccia mi salverebbe, metà d'una goccia. Ah, mio Cristo,
    non uncinarmi il cuore se nomino Cristo.
    Lo dirò di nuovo. Risparmiami, Lucifero.
    Dov'è ora? È scomparso. Vedo Dio
    che stende il braccio e china la fronte minacciosa!
Faustus: "O lente, lente currite, noctis equi!"[11]
The stars move still, time runs, the clock will strike,
The devil will come, and Faustus must be damn'd.
O, I'll leap up to my God! — Who pulls me down? —
See, see, where Christ's blood streams in the firmament!
One drop would save my soul, half a drop: ah, my Christ! —
Ah, rend not my heart for naming of my Christ!
Yet will I call on him: O, spare me, Lucifer! —
Where is it now? 'tis gone: and see, where God
Stretcheth out his arm, and bends his ireful brows!
  • Faust: Maledetti i genitori che mi fecero!
    No, Faust, maledici te stesso, maledici Lucifero
    che ti ha privato del cielo.
Faustus: Curs'd be the parents that engender'd me!
No, Faustus, curse thyself, curse Lucifer
That hath depriv'd thee of the joys of heaven.
  • (Entrano i Diavoli.)
    Faust: Mio Dio, mio Dio, non guardarmi così feroce!
    Serpi e vipere, lasciatemi vivere ancora un poco.
    Inferno orribile, non aprirti. Non venire, Lucifero.
    Brucerò i miei libri. Ah, Mefistofele.
    (Escono i Diavoli con Faust.)
(Enter Devils.)
Faustus: My God, my god, look not so fierce on me!
Adders and serpents, let me breathe a while!
Ugly hell, gape not! come not, Lucifer!
I'll burn my books! — Ah, Mephistophilis!

(Exeunt Devils with Faustus.)

Explicit[modifica]

(Entra il Coro.)
Coro: Spezzato è il ramo che poteva crescere dritto
e bruciata la corona di Apollo[12]
che crebbe in questo sapiente.
Faust se n'è andato. Meditate la sua caduta.
La sua tragedia possa esortare i saggi
a una sacra paura delle cose illegali,
le cose profonde che attirano spiriti arditi
a esperire ciò che il cielo ha proibito.
(Esce)
L'ora conclude il giorno, l'autore conclude l'opera.[13] (Atto V, Scena II)

Citazioni su La tragica storia del Dottor Faust[modifica]

  • [Riferendosi all'atto finale della targedia] L'intero modello di questo soliloquio finale è così una tetra parodia di quello iniziale, in cui la decisione è raggiunta dopo l'analisi e non prima.
The soliloquy, perhaps more than any other dramatic device, involved the audience in an imaginative concern with the happenings on stage. (da Antithetical Balance in the Opening and Close of Doctor Faustus, p. 350)
  • Nessun'opera risalente al periodo Elisabettiano, fatta eccezione per quelle di Shakespeare, ha suscitato così forti controversie come il Dottor Faustus. Non c'è alcuna certezza riguardo l'ispirazione del testo e la data di composizione […] e la centralità della figura di Faustus, diventata mito, nella storia del mondo occidentale ne rielabora completamente i contenuti abbattendo ogni possibile interpretazione certa.
No Elizabethan play outside the Shakespeare canon has raised more controversy than Doctor Faustus. There is no agreement concerning the nature of the text and the date of composition […] and the centrality of the Faust legend in the history of the Western world precludes any definitive agreement on the interpretation of the play. (da The Predecessors of Shakespeare: A Survey and Bibliography of Recent Studies in English Renaissance Drama, p. 14)

Incipit di L'ebreo di Malta[modifica]

Sebbene il mondo pensi che Machiavelli sia morto, | invece la sua anima è soltanto volata al di là delle Alpi.[14]

Note[modifica]

  1. Da Ero e Leandro; citato in Aa. Vv., Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore, a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.
  2. Da L'ebreo di Malta, I, 14.
  3. Da Lust's Dominion, III, 4; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 296.
  4. Techelles, in Tamerlano il Grande, 1588, I, II, line 132.
  5. Mycetes, in Tamerlano il Grande, 1588, 1, II, IV, 1.
  6. Citato in Luca Fontana, Come il sodomita diventò gay, in Il secolo gay, Diario del mese, gennaio 2006, p. 14.
  7. Il Dottor Faust, traduzione di Nemi D'Agostino, Ugo Guanda editore, 1980, atto V, scena II, vv. 1936-1937.
  8. Citato in Dizionario Oxford della letteratura inglese.
  9. Da La triste storia del dottor Faust; citato in Jean Rocchi, Giordano Bruno davanti all'inquisizione, Stampa Alternativa
  10. Citato in AA.VV., Il libro della letteratura, traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2019, p. 75. ISBN 9788858024416
  11. a b Verso ripreso da: Ovidio (Amores, I, 13, 40) (1994)
  12. Il ramoscello di Alloro è sacro ad Apollo ed è il simbolo della poesia.
  13. Citato in Letizia Lanza, Vipere e demòni: stereotipi femminili dell'antica Grecia, Supernova, 1997.
  14. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X

Fonti[modifica]

  1. Citato in James McConnachie; Robin Tudge, Complotti e cospirazioni, traduzione di Antonio Fortichiari, Vallardi, Milano, 2007. ISBN 978-88-7887-085-7
  2. Da Il dottor Faustus, readme.it.

Bibliografia[modifica]

  • (EN) Christopher Marlowe, The Tragical History of Dr. Faustus, The Rev. Alexander Dyce editore, Londra, 1604. (Disponibile sul progetto Gutenberg) [Per le citazioni in inglese]
  • Margaret Drabble, Jenny Stringer, V. De Simone, Dizionario Oxford della letteratura inglese, traduzione di V. De Simone, Gremese Editore, 1998. ISBN 8877422181
  • Tommaso Pisanti, Robert Hill; Passages, Loffredo editore, Napoli, 1994. ISBN 88-8096-295-7 [Per le note nell'atto V, scena 2]
  • (EN) Terence P. Logan; Denzell S. Smith, The Predecessors of Shakespeare: A Survey and Bibliography of Recent Studies in English Renaissance Drama, University of Nebraska Press, Lincoln (NE), 1973.
  • (EN) Leonard H. Frey, Antithetical Balance in the Opening and Close of Doctor Faustus in Modern Language Quarterly, Academic Search Premier, Saint Louis, 1963, vol. 24, n.° 4.

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Opere[modifica]