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Claudio Merulo

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Claudio Merulo

Claudio Merlotti, latinizzato in Merulo (1533 – 1604), organista e compositore italiano.

Citazioni su Claudio Merulo

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  • [a Correggio] nacque Claudio Mérulo, che fu uno de' primi e dei più illustri compositori di quella scuola che staccò e rese indipendente la musica vocale dalla strumentale, la melodia dell'aria per una voce sola dal contrappunto, formando quello stile rappresentativo da cui doveva poi derivare il melodramma. (Arnaldo Barilli)
  • Oltre l'eccezionale valentia del musicista, sono note la bontà del suo animo e la dolcezza del suo carattere. (Arnaldo Barilli)
  • Perito assai nelle lettere, provatosi con successo nella costruzione degli organi, editore di musica, esecutore di gran fama e compositor valentissimo, è bell'esempio di quella italiana versatilità dell'ingegno che tanto brillò negli uomini universali del 500. (Arnaldo Bonaventura)
  • Claudio Merulo ebbe chiaro nome in Italia, fino da' suoi primi anni, per essere stato eletto organista della basilica di S. Marco in Venezia che chiamava a quella cappella i musici famosissimi; più tardi, per aver dato alle stampe composizioni vocali di purgatissimo contrappunto, e di organo di merito superiore e incontrastabile. Fu proclamato e riconosciuto principe degli organisti dallo Zarlino, dal Galilei, dagli scrittori e da' poeti del tempo che ne celebrarono le lodi in vita e in morte, dai pittori e intagliatori che ne moltiplicarono i ritratti, dal Farnese che n'eternò sul marmo la memoria e le virtù, da moltissimi storici, biografi e didattici de' secoli passati, sino al vivente illustre Fétis.
  • I difetti che si riscontrano nelle opere del Merulo, in quelle d'intavolatura segnatamente (se difetti sia lecito chiamarli), appartengono al tempo in cui furono scritte, al gusto tradizionale di certe forme, di certi abbellimenti, tremoli e di altre bizzarrie d'importazione straniera.
  • Nel periodo di transizione dall'antica alla moderna tonalità tutto adombrava, tutto commoveva i conservatori esclusivi del passato, i chinesi della musica, dai quali discendono in linea genealogica gli oppositori vanitosi ed ignoranti de' tempi nostri. Valga il vero, opposizione diretta non ebbe personalmente a soffrir mai il nostro Claudio, sì per l'eccellenza intrinseca de' suoi lavori, come per l'indole di lui soave ed amabile tanto da cattivargli la stima e la benevolenza di tutti coloro che dell'opera e della consuetudine di lui medesimo si giovarono.
  • Se la purgatezza irreprensibile dei lavori e l'influenza dei medesimi all'avanzamento dell'arte sono argomenti di diritto alla celebrità di un compositore, a Claudio Merulo spetta un luogo distintissimo tra i più celebri del secolo decimosesto. Le composizioni vocali di lui, pertinenti tutte alla tonalità diatonica o transitoria della seconda metà di detto secolo, sono di stile rigorosamente osservato: le stromentali, vale a dire i Ricercari e le Toccate, sono quelle in ispecie che più gli diedero rinomanza e che, fino d'allora, collocarono gli stromenti da tasto, l'organo principalmente, all'altezza del concerto delle voci; tanto che l'importanza, la nobiltà e l'indipendenza sì dell'organo, come del canto, separatamente o congiuntamente adoperati nella chiesa, furono d'allora non che un fatto artistico, un diritto di perpetua conquista.

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