Compagnia D'Origlia-Palmi
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Compagnia D'Origlia-Palmi, compagnia teatrale italiana attiva a Roma tra gli anni Trenta e i Settanta.
Citazioni sulla Compagnia D'Origlia-Palmi
[modifica]- Eroi involontari, suggeritori inadempienti dimenticati nelle buche e su tutti, gigantesco, il nonagenario scheletro del cavalier Bruno Emanuel Palmi, crocifisso in scena e interrogato da Madame D'Origlia, alias Maria, mentre un funzionario Siae spazientito reclamava fuori scena il borderò del giorno. "Oh... Dove hai messo il borderò?", implorava la Madonna ai piedi del Cristaccio morente che, con un fil di voce, biascicava: "Nel primo cassetto del baule delle ciglia... nel tuo camerino", per poi spirare. Mai visto più nulla di simile. Grandissimi.
- Stiamo parlando di clamoroso teatro. Stupore pieno. Giudizio, il mio, condiviso da Arbasino che, in Grazie per le magnifiche rose, li associa a me come il massimo esempio del teatro italiano del secondo Novecento. Era una costellazione sublime di amnesie, di vuoti di scene, d'identità smarrite e scambiate come patacche in un mercato dell'arteriosclerosi.
- Quasi sempre, si mangiava in scena. Un tavolo, la bombola a gas e il solito Nistri che cucinava in tight nero-Porta Portese. Con lui, apprendisti stregoni giovanissimi e altri guitti più âgés, che avevo prelevato in Borgo santo Spirito dalla compagnia del cavalier Palmi; incluso Alfiero Vincenti, che poi sarebbe stato un memorabile Re in un mio Amleto degli anni '70. Lo stesso Manlio Nistri usciva dal quel prodigioso vivaio.
Voci correlate
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