Cristina Castel-Branco

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Maria Cristina da Fonseca Ataíde Castel-Branco, meglio nota come Cristina Castel-Branco (1958 – vivente), archietto paesaggista, scrittore, e docente portoghese.

Citazioni di Cristina Castel-Branco[modifica]

  • [...] il lavoro dell'architetto paesaggista richiede grande umiltà ed una grande capacità di ascolto e di orientamento, all'interno dei nuovi linguaggi e dei nuovi mezzi di comunicazione di massa.
    Citando il premio Nobel Roger Sperry, sostenitore della natura duale della Mente Umana, formata da una componente più artistica e una più scientifica, il paesaggista deve essere in grado di utilizzarle entrambe per progettare "nuovi paesaggi" nella società contemporanea.
    Questo è il "quid" in più che nessun altro professionista, oggi, è capace di fare; questo è il nostro "brand d'autore" che distingue la professione del paesaggista da quella di qualsiasi altro operatore.
    Se riusciamo a dare questo tipo di preparazione ai nostri allievi, noi siamo consapevoli delle regole e dei limiti della Natura, quindi, possiamo "Progettare con la Natura", come insegnava uno dei miei maestri nel 1969, Jan Mc Harg e, soprattutto, possiamo vendere, a coloro che formano l'opinione pubblica attraverso i media, i nostri "prodotti" come mirabile sintesi tra Scienza ed Arte.
    Dobbiamo usare i mezzi di comunicazione di massa per modificare il nostro messaggio professionale all'opinione pubblica, dicendo che "noi paesaggisti sappiamo come trasformare il paesaggio senza distruggerlo."[1]

Note[modifica]

  1. Citato in Enrico Falqui, La sindrome del Paesaggista: intervista a Cristina Castel Branco, in Ri-Vista ricerche per la progettazione del paesaggio, gennaio-giugno 2013, Firenze University Press, Firenze, p. 15; riportato in repository.utl.pt.

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