Daijirō Katō
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Daijirō Katō (1976 – 2003), pilota motociclistico giapponese.
Citazioni su Daijirō Katō
[modifica]- Daijiro era eccezionale: non solo vinceva spesso, aveva un carattere tranquillo, prendeva il lavoro con enorme serietà e si impegnava senza risparmiarsi. Per me è tuttora un esempio. (Takaaki Nakagami)
- Ho amato molto il suo stile di guida e il suo modo di porsi al di fuori delle gare. Era molto calmo al punto da rendere difficile immaginare che fosse un pilota. Quando indossava il casco, però, cambiava completamente carattere. (Takaaki Nakagami)
- Era un po' bizzarro: ogni tanto gli "tiravano" le orecchie anche i suoi capi della Honda, per esempio per il suo modo di colorarsi i capelli o per altre stravaganze. Mi ricordo il primo giorno che arrivò in Italia: ebbe subito un incidente in macchina, in mezzo alla nebbia. Non era ancora arrivato a Misano e aveva già picchiato con l'auto, all'una di notte: ho pensato 'cominciamo bene'. Un'altra volta mi ricordo che aveva sbagliato le dosi del detersivo dentro alla lavatrice: ci chiamò disperato, perché la camera si era riempita di schiuma. Gli piaceva divertirsi, ma era anche un vero professionista, molto preparato, con un gran fisico, sapeva bene quello che voleva.
- Era un ragazzo molto simpatico, introverso, a volte difficile da prendere. Quando non aveva voglia di fare qualcosa, diceva che non sapeva la lingua, che parlava solo giapponese... In realtà era solo un modo per nascondere la sua timidezza.
- Lo vogliamo ricordare come lo abbiamo conosciuto, con il sorriso che ci regalava in quei momenti bellissimi quando vinceva ma anche nelle serate lontano dai Gran Premi. La sua semplicità ed il suo modo estroso di proporsi erano due straordinarie componenti del suo modo di essere.
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