Damiano e Fabio D'Innocenzo
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Damiano D'Innocenzo (1988 – vivente) e Fabio D'Innocenzo (1988 – vivente), noti anche come i fratelli D'Innocenzo, registi, sceneggiatori, poeti e fotografi italiani.
Citazioni di Damiano e Fabio D'Innocenzo
[modifica]- Al tempo de La Terra dell’Abbastanza c’erano due vie malsane per instradare il film in termini di comunicazione: buttarci sull'addizione e sfruttare una corrente (che non c’è mai stata) oppure fare l’opposto, urlando screanzati robe patetiche come "noi siamo diversi". Per pigrizia e per astuzia, non abbiamo fatto nessuna di queste due cose. Il cinema non è un magheggio da classifica e l’originalità è sempre nel punto di vista.[1]
- [Come si sviluppa il processo creativo] Noi partiamo da un punto di vista. Poi pensiamo a trovare la storia che meglio possa dare al punto di vista un terreno largo, lungo e familiare e fertile e senza scuse. Ci deve svegliare la routine, ci serve che balli sui nervi. Solitamente, se la storia e il punto di vista sono precisi, la sceneggiatura arriva come resto doveroso: te la trovi già sul tavolo. [1]
- Si parte sempre da una madre perché ogni cosa è nata da lei. L’odio è nato così, come il suo opposto, che è il "non-odio". La tenerezza, la vulnerabilità, il sesso, il vuoto, la noia, la mancanza di parole. Il tempo è nato con e da mamma. Tutto proviene da lì, lei.[1]
Note
[modifica]- ↑ a b c Dall'intervista di Diego Testa, Intervista ai Fratelli D'Innocenzo: "Il buon cinema è sempre gratuito", OndaCinema.it, 13 ottobre 2019.
Filmografia
[modifica]Regia
[modifica]- Favolacce (2020)
Soggetto
[modifica]- Dogman (2018)
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