Favolacce
Favolacce
Titolo originale |
Favolacce |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2020 |
Genere | drammatico |
Regia | Damiano e Fabio D'Innocenzo |
Soggetto | Damiano e Fabio D'Innocenzo |
Sceneggiatura | Damiano e Fabio D'Innocenzo |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Favolacce, film del 2020, con Elio Germano, regia di Damiano e Fabio D'Innocenzo.
M’è capitata una cosa curiosa settimane fa. Nella campana della carta, tra le immondizie da non venir via e diversi tv sorrisi e canzoni, ho trovato il diario di una bambina. Il fatto di essere scritto in penna verde me lo fece riguidare come un nome interessante. E lo presi solo all'idea di poter colmare le diverse decine di pagine lasciate sgombre con inutilità. Inizio a leggerlo un pomeriggio e dopo essermi abituato alla calligrafia acerba e sognante, segnalo a me stesso che ne sono interessato. Non resto colpito dai fatti in sé, ma dalla sensazione di misteriosa reticenza che mi provocano, come se tutto non fosse effettivamente su carta, eppure presente con pesantezza. I fatti banali, evocavano l'uomo banale con cui non fatico ad identificarmi sensazioni di ritrovata intensità, molto oltre alla qualità delle righe Sento sincera amarezza l'interrompersi delle pagine. Vorrei tutto quel resto che sento emergere, ma anche solo sconclusionate righe di fanciullesche inconsapevolezze su cui meditare. Arriva a un determinato punto, poi non scrive oltre. Senza preavviso e senza scrivere che non avrebbe più scritto, forse ha trovato un diario migliore o forse ha trovato una vita migliore. Fatto sta ce io quel diario l'ho tenuto e l'ho continuato perché quella vita mi piaceva. Quanto segue è ispirato a una storia vera, basterebbe dire è ispirata a una storia falsa. La storia falsa non è molto ispirata. (Narratore)
Frasi
[modifica]- Sento parecchio rimorso di avervi raccontato questa storia insensata e amara e anche pessimistica. Vi meritavate forse qualcosa di più realistico, da strada normale, di quelle che accadono tutti i giorni e non lo sfogo di un annoiato dalla vita, vi chiedo scusa. (Narratore)
Dialoghi
[modifica]- Bruno: Io ultimamente invece le ultime letture che mi posso permettere sono gli annunci di lavoro.
Pietro: E che lavoro cerchi? Qualsiasi lavoro già. Una cosa adeguata, perché ormai so' mesi che sto fermo, eh. Non è che pure al cervello gli va bene.
Dalila: Non mi sembra che stai fermo, tu. Stai sempre a correre, stai.
Bruno: Vabbe' sto pure dentro casa. Non vedi che sto a fa il casalingo? Stai a lavora' te. Non lo so io. - Vilma: Ci stai a prova' con me ragazzi'? Come pensi che te la stai a cava'?
Dennis: Ottimamente.