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Discussione:Eutanasia

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Ultimo commento: 15 anni fa, lasciato da Donluca in merito all'argomento Accanimento terapeutico

Seneca

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La frase Il saggio vive quanto deve, non quanto può. significa che la persona saggia vive fin quando ha un motivo per vivere e non finché il suo corpo lo obbliga a rimanere in vita, che è esattamente il punto di scontro tra i pro choice e i pro life sulla tematica dell'eutanasia.

Molto francamente, sentir affermare che non ha nulla a che fare con l'eutanasia, mi puzza molto di NNPOV.

Ah no, non confondiamo il suicidio con l'eutanasia. Oggi, sono due concetti ben diversi. Doppia {Di} 16:29, 20 set 2008 (CEST)Rispondi
E chi l'ha detto che si riferisca al solo suicidio? Nel contesto dell'eutanasia la citazione è perfettamente attinente e la sua censura mi sembra decisamente NNPOV.
L'interpretazione corretta sarebbe che il saggio dovrebbe vivere quanto deve, cioè "quanto è necessario per portare a compimento la parte" assegnata (Valeria Viparelli Santangelo, Il senso e il non senso del tempo in Seneca), e non quanto può. Dunque? L'errore che fai è mescolare eventualmente le due concezioni, quella moderna e quella del pensiero filosofico antico. E non venirmi a parlare di censura o NNPOV: m'importa meno di zero dell'eutanasia, la voce potrebbe trattare pure di fagioli o farfalle. Questa è una voce tematica: l'unica cosa che importa è se una citazione è "in tema" o è "fuori tema". Punto. --Doppia {Di} 16:46, 20 set 2008 (CEST)Rispondi
Premesso che in questa voce si parla anche dell'accanimento terapeutico e della sua interruzione (che non è necessariamente eutanasia, dal momento che può sfociare in morte spontanea, anche se c'è chi la chiama eutanasia passiva), la frase di Seneca è senza dubbio pertinente, mutatis mutandis, ma non possiamo dirlo noi perché sarebbe una ricerca originale: servirebbe una fonte secondaria che citi questa frase parlando di eutanasia (o di accanimento terapeutico e sua interruzione). --Nemo 12:20, 21 set 2008 (CEST)Rispondi
Ah, benissimo.
Intanto, per chi ritiene che Seneca non parlasse di Eutanasia, consiglio In difesa dell'eutanasia. Stoici. Seneca. Hume. Nietzsche.
In secondo luogo, riporto dal sito dell'Associazione Luca Coscioni, la traduzione del testo originale e che contestualizza la frase in questione:
Pensa che a noi accade la stessa cosa: la vita conduce alcuni molto rapidamente alla meta cui, anche indugiando, dovevano giungere, altri li consuma e li tormenta. La vita non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene. Perciò, il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza..
Non so come poteva essere più chiaro di così. Cosa doveva fare, un disegnino a bordo pagina? Dire che non ha nulla a che fare con l'Eutanasia è un'assurdità.Il precedente commento non firmato è stato inserito da 87.2.237.214 (discussioni · contributi), in data 23:53, 22 set 2008.
Non è un'assurdità, è solo un'affermazione in gergo wikiano che sottintende il concetto di ricerca originale. Il libro che hai indicato può essere un'ottima fonte. Intanto rimetto la citazione, poi completa la spiegazione. Grazie, Nemo 00:44, 23 set 2008 (CEST)Rispondi

Accanimento terapeutico

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Questo non mi piace per niente. Ora che la pagina è il doppio rispetto a due anni fa, sarebbe meglio dividerla a metà separando i duce concetti, che vanno tenuti ben distinti. --Nemo 08:38, 14 feb 2009 (CET)Rispondi

Concordo, mi pare decisamente ideologico il riunirli. Ho anche riportato la citazione che è del catechismo al catechismo, che è opera collettiva e non ha un singolo autore. Saluti e buon lavoro. --Donluca 09:19, 14 feb 2009 (CET)Rispondi