Discussione:Proverbi calabresi

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  • A gatta presciarola ficia i figghi orbi.
La gatta frettolosa fa i figli ciechi.
  • A Santu Martinu si iaprunu i butti e si prova lu vinu.
A San Martino si aprono le botti e si assaggia il vino.
  • A strata longa rumpe 'u carru
La strada lunga rompe il carro
Le cose che durano a lungo finiscono male.
  • Amaru a chini mora.
Amara è la sorte di chi muore.
  • Amaru u picciulu chi vacia ncio'randa
Amaro il piccolo che va nel grande
È amara la sorte del piccolo che viene mangiato dal grande.
  • Bisognusi, presuntusi.
Chi ha bisogno, non si fa scrupoli a chiedere.
  • Bona maritata, senza donna e canata.
Contrae un buon matrimonio chi non ha né suocera né cognata.
  • Cangianu li sonaturi, ma 'a musica esti sempre 'a stessa.
Cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa.
Cambiano i protagonisti ma la situazione resta la stessa.
  • Chi pocu tene, caru 'u tene.
Chi ha poco, fa molto attenzione a ciò che possiede
  • Chi te vo bene te fa ciangere chi te vo male te fa ridere.
Chi ti vuol bene ti fa piangere, chi ti vuol male ti fa ridere
Chi ti vuole bene ti richiama al dovere e ti critica al contrario di chi ti vuole male.
  • Chine ha salute ha dinari.
Chi ha salute, è ricco (veramente).
  • Chine tene libri, tene labbra.
Chi possiede (legge) libri, sa parlare.
  • Chini chianta patati, coglia patati.
Chi pianta patate, raccoglie patate – Ognuno ha quel che si merita
  • Chirica 'un fa monacu
La chierica non fa il monaco.
L'abito non fa il monaco.
  • Chiru chi fazzu eu, facia u ciucciu meu.
Quello che faccio io, fa il mio asino.
C'è qualcuno che mi imita sempre.
  • Criscianu l'anni e criscianu i malanni
Aumentano gli anni e aumentano i malanni.
  • Cu joca sulu non si 'ncazza mai.
Chi gioca da solo non si incavola mai.
  • Cu non m'boli mi sciorba
Che sia accecato chi non vuole (l'invidioso)
  • Cu non poti mangiari ' carni si mbivi u brudu.
Chi non può mangiare la carne è costretto ad accontentarsi del brodo.
  • Cu sparta pija a megghju parta.
Chi divide si prende la parte migliore.
  • Cu vaci cu zoppu, zoppia.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
  • Donna baffuta sempri piaciuta.
La donna coi baffi è sempre piaciuta.
  • Duve cantanu tanti galli, 'un fa mai juarnu
Dove cantano tanti galli, il giorno non arriva mai
Quando a comandare vogliono essere in tanti, si conclude ben poco.
  • È miagliu n'amicu 'nchiazza ca centu ducati 'ntasca.
Meglio un amico in piazza che cento ducati in tasca.
  • È miagliu prividire ca pruvvidire.
Meglio prevedere che provvedere.
  • Fai chiddu chi dìcu iu ma nò chìddu chi fazzu iu.
Fai quello che dico e non quello che faccio.
Alcune persone predicano bene e razzolano male, ma ciò non significa né che le si debba prendere ad esempio sull'operato, né che ciò che dicono sia sbagliato. L'esempio tipico è il medico fumatore che chiede di smettere ai suoi pazienti (obbedisci alle mie consegne senza criticare il mio operato.)
  • Gesù Cristu manda u pani a cui no ndavi i denti.
Gesù Cristo manda il pane a chi non ha i denti.
La buona sorte capita a chi non ne può godere.
  • Guno maramia e gunu c'amu patutu
Letteralmente: uno mammamia ed uno così abbiamo patuto, si dice alle persone poco sveglie.
  • Hai mu pati, mu 'mpari.
Per imparare, devi soffrire.
  • I guai da pignata i sà sulu a cucchjiara ca rimina.
I guai della pentola li conosce solo il mestolo che ci sta dentro.
I problemi di una famiglia li conoscono solo i suoi componenti.
  • I megliu amici, i megliu curtiddrate
Migliori amici, migliori coltellate
I torti più dolorosi li fanno le persone più vicine.
  • I megliu parianti su' ri dianti.
I migliori parenti sono i denti.
Non affidarti ai parenti ma alle tue forze.
  • Irtu, rina e cunnu, caccianu l'uominu d'u munnu.
Salita, lavoro e sesso, allontanano l'uomo dal mondo.
  • I sordi puatu fare l'ùamu riccu, no signore.
I soldi possono far l'uomo ricco, non signore.
  • L'acqua vulla e 'u porcu è alla muntagna.
L'acqua bolle e il maiale è sulla montagna.
Nonostante abbiamo tutto l'occorrente, siamo in tremendo ritardo.
  • La gatta presciarola faci li gattareddhi morti.
La gatta frettolosa fa i gattini morti.
  • Li sordi fannu veniri la vista olli cecati
I soldi fanno venire la vista ai ciechi.
  • Lu bonu jornu di la matina pari.
Il buongiorno si vede dal mattino.
  • Lu gabbu rriva e la jastima no.
Il gabbo arriva e la bestemmia no.
La sorte si ritorce contro chi gode delle disgrazie altrui, mentre i malaugurii e le maledizioni non hanno effetto.
  • Male 'un fare, paura 'un avire.
Male non fare, paura non avere.
  • Mazzi e panelli fannu i fighhiòli belli, pana senza mazzi fannu i figghiòli pazzi.
Botte e carezze fanno i figli belli, pane senza botte fanno i figli pazzi.
  • Megghiu to mamma mi ti ciangi chi lu suli di marzu mi ti tingi.
Meglio che tua madre ti pianga che il sole di marzo ti tinga.
  • Miegliu nu buonu accattu ca na bona vinnuta
Meglio un buon acquisto che una buona vendita
  • Mugliere d'a ruga, cumpari de Roma
Moglie della via, compare di Roma
Conviene sposare una donna che si conosce bene ed avere come compare uno che si conosce poco.


  • Nci voli furtuna puru a cacari, sennò si ngruppa lu budeddu e mori.
Ci vuole fortuna pure a cacare, altrimenti si occlude il budello e muori.
  • Nessunu fa nente ppe' nente.
Nessuno fa niente per niente.
  • Ndè ammaccat cap di chiuv!
Ha avuto molte esperienze!
  • Niuru cu niuru 'un tinge
Il nero non tinge il nero
Chi frequenta persone simili a sé stesso non cambia.
  • Nessunu fa nente ppe' nente
Nessuno fa niente per niente
  • Occhiu non vida e cora non dola.
Occhio non vede e cuore non duole.
  • Ogni nasu a la faccia sua mera, e u toi a lu culo do' sumera.
Ogni naso si addice alla sua faccia e il tuo al culo dell'asino.
  • Pagghiaru vecchiu arda e non novu.
Il pagliaio vecchio arde e non il nuovo.
Gli anziani sono più in gamba dei giovani.
  • Puru li pulici 'ndannu a tussi.
Pure le pulci hanno la tosse.
Anche gli individui più insignificanti vogliono dire la loro.
  • Paga caru e seda mparu.
Paga caro e avrai tutte le comodità.
  • Panza china canta e no cammisa ianca.
Pancia piena canta e non camicia bianca.
  • Palumbu mutu un pò essare servutu.
Il colombo muto non può essere servito.
Solo chi chiede può vedere soddisfatte le proprie richieste.
  • Partire 'ncavallu e tornare a pede.
Partire a cavallo e tornare a piedi.
Partire pieno di speranze e tornare senza aver ottenuto niente.
  • Pugnetta 'ngarrata è migl di na fricata!.
Una buona masturbazione è meglio di un coito.
  • Quandu lu diavulu ti 'ncarizza voli l'anima.
Quando il diavolo ti accarezza vuole l'anima.
  • Quandu a doghia, quandu a pipita, a gadineda mia è sempa malata.
Quando una cosa quando l'altra la mia gallina non sta mai bene.
Si dice di una persona che accampa sempre una scusa per non fare qualcosa.
  • Quandu stuti a lumera, simu tutti e' na manera!
Quando si spegne la luce (al buio), siamo tutti uguali!
  • Quannu a gatta non c'è u suruciu abballa.
Quando il gatto non c'è il topo balla.
  • Quandu chiova e mina biantu vavatinde allu shraviantu.
Quando piove e tira vento trova un riparo. "detto della nonna Pasqualina di Sersale".
  • Quannu è tiampu di vendemmià, zii di cca e niputi di dda. Quannu è tiampu i tagli e puti, nun si vidanu ne zii ne niputi.
Quando è tempo di vendemmia, ti aiutano zii e nipoti. Quando è tempo di pulizia e potatura, non si vedono né zii né nipoti.


  • Quannu u piersicu jure, a notte cu ru juarnu se misura
Quando il pesco fiorisce, giorno e notte sono uguali
A marzo (quando il pesco fiorisce) c'è l'equinozio di primavera (la durata del giorno e della notte sono uguali).
  • Risuni e maccarruna dopu 'n'ura si diijunu.
Il riso e i maccheroni si digeriscono in un'ora.
  • Rutta pe' rutta, ruppimula tutta!
Rotta per rotta, rompiamola tutta! (La situazione non potrebbe peggiorare ancora)
  • Senza santi no' 'ssi va' 'mparadisu.
Senza santi non si va in Paradiso.
Senza raccomandazioni di potenti (santi) non si ottiene quanto richiesto.
  • Senza sordi no' 'ssi 'ndi cantanu Missi.
Senza soldi non si celebrano Messe.
  • Si hai a serpi nò cercari a raghatina.
Se vedi il serpente non cercare la strisciata.
Quando sei in pericolo agisci subito senza rimuginare.
  • Si pecura ti fai, lupu ti mangia.
Se ti rendi pecora, il lupo ti mangia.
Se ti comporti in modo arrendevole sarai sicuramente sopraffatto.
  • Si u ciucciu non voli u mbivi eni inutili cà frischi.
Se l' asino non vuole bere è inutile che fischi.
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
  • Si u pò piari l'irtu pii u pinninu.
Se non puoi percorrere la strada in salita (irta), vai per la strada in discesa.
Cambia strategia quando vedi che quella corrente non funziona.
  • Si vue nimicizie 'mpresta dinari e riprinne vizi.
Se vuoi inimicizie, presta denari e riprendi i vizi.
  • Sulu a ra morte 'un c'è riparu
Solo contro la morte non si può far niente.
  • Sulu chi fa sbagghja.
Solo chi fa sbaglia.
Spesso critichiamo chi fa errori cercando di fare qualcosa, dimenticandoci che chi non fa niente non sbaglia niente, ma non raggiunge alcun obbiettivo.
  • Tussa e ammuri non s'ammuccianu
La tosse e l'amore non si possono nascondere.
  • Terra quantu vidi, vigna quantu vivi, casa quantu stai
Terra quanto puoi vederne, vino quanto ne puoi bere, casa quanto ti basta per abitarci.
Sii misurato negli acquisti, nel bere, nel comprare casa.
  • Trippa china canta, no cammìsa nova!
Pancia piena canta, non camicia nuova
Ovvero, "meglio comprare da mangiare che comprare una camicia nuova e non mangiare. Ci sono delle priorità ineludibili.
  • 'U bisuognu fa l'uomu latru.
Il bisogno fa l'uomo ladro.
  • U bonu jornu si vidi d'a matina
Il buon giorno si vede dal mattino
  • 'U ciucciu 'e due patruni, more d'a fame e d'a site.
L'asino di due padroni, muore di fame e di sete
Ciascuno dei due padroni penserà sempre che l'altro abbia già provveduto per il mangiare ed il bere dell'asino, fino a lasciarlo morire di fame e di sete. Riferito a tutti i casi di mansionari poco chiari.
  • 'U lupu cangia ri pili e no ri vizi.
Il lupo cambia il pelo e non i vizi.
  • U lupu quannu ha bisuognu nesce d'a tana.
Il lupo quando ha bisogno esce dalla tana.
  • U mare chiù ha, chiù vo.
Il mare più ha, più vuole
  • U mònacu chi fuja sapa i fatti soi.
Il monaco che corre sa i fatti suoi.
  • U risu ppe na ura te tena tisu
Il riso ti sazia per un' ora
  • U Signuri 'ngi manda 'u pani tostu a cu nun havi denti
Il Signore manda pane duro a chi non ha denti
La buona sorte capita a chi non ne può godere.
  • Uacchiu chi 'un vide, core chi 'un dole.
Occhio che non vede, cuore che non soffre.
  • Vai 'chi megghiu toi e facci i spisi
    Va cu chidi megghju i tia e fanci i spisi
Frequenta gente migliore di te e, se è necessario paga per loro.
Cerca di attirare persone migliori di te anche a costo di pagare per loro, avrai in cambio il loro esempio e i loro insegnamenti.
  • Vroccula e predicaturi doppu Pasca perdunu 'u sapuri. (Pizzo Calabro)
Broccoli e predicatori dopo la Pasqua perdono il sapore.
Ogni cosa va fatta al tempo giusto.