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Divisionismo

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Ragazza alla finestra (Plinio Nomellini, c. 1891-1893)

Citazioni sul divisionismo.

  • Nel divisionismo il tratteggio ed i puntini non sono impiegati per un preconcetto dispregio del pennelleggiare largo e rapido, ma semplicemente per la necessità di accostare piccole estensioni di colori l'uno differente dall'altro in modo che l'occhio scorgendoli ne subisca una speciale impressione, detta di contrasto, effetto che non risulta senza questa speciale condizione. (Gaetano Previati)
  • Non ostante gli effetti sorprendenti raggiunti dal divisionismo in conosciutissime opere, non ostante la divulgazione scientifica delle ragioni di questi effetti e della base di fatti inoppugnabili su cui riposano e si possono sempre riconfermare con l'esperienza; non ostante che la preoccupazione della luminosità si mostri sempre più estendersi nel campo pittorico facendosi argomento di innumeri dipinti le grandi scene del vero all'aperto e gli effetti di sole, il divisionismo rimane pur sempre fra le tecniche più discusse ed osteggiate della pittura contemporanea. (Gaetano Previati)
  • I divisionisti muovono da un presupposto scientifico, in cui c'è molta parte di vero e la meta che agognano di raggiungere è delle più interessanti nel campo dell'arte, ma la tecnica da loro prescelta è ancora artificiosa, tentennante, incompleta.
  • Il torto dei divisionisti, a mio credere, consiste tanto nel fondarsi con esagerata fiducia su teorie scientifiche tuttora abbastanza problematiche e nel trarne conseguenze eccessivamente rigorose, quanto nel voler troppo semplificare il problema della luce e della visione ottica, che è dei più complessi, dei più complicati e possiede elementi o male studiati ancora o da essi del tutto trascurati.
  • L'innovazione [dei divisionisti] fondata sull'applicazione più o meno rigorosa, della teoria della miscela ottica, che il Seurat[1] scoprì in un libro dell'americano N. O. Rood, professore di fisica a New-York, Teoria scientifica dei colori e sue applicazioni alle arti ed alle industrie, consisteva principalmente nel posare i colori affatto divisi sulla tela, in modo che la miscela di essi, piuttosto che sulla tavolozza, si effettuasse sulla retina di chi guardava.

Note

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  1. Georges Seurat (1859–1891), pittore francese.

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