Domenico Guglielmini
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Domenico Guglielmini (1655 – 1710), matematico, chimico e medico italiano.
Non è possibile a veruno (per quanto io creda) il ben intendere la Natura dell'Acqua, se prima non hà ben capita l'essenza, e la constituzione de' corpi fluidi in generale, atteso il douersi quella, senz'alcun dubbio, connumerare frà questi. Per arriuare adunque a tale notizia deue ricercarsi prima ciò che s'intenda sotto nome di corpo fluido, e secondo, ciò che debba hauere realmente, e fisicamente quel corpo, che tale viene denominato; ò, che è lo stesso, quale sia la mentale, e quale la fisica Idea della fluidità.
Citazioni su Domenico Guglielmini
[modifica]- Col dare a Cesare ciò che è di Cesare è atto doveroso; in questo caso speciale, il riconoscere i meriti di Guglielmini non vuol dire togliere i meriti al Romé de l'Isle ed all'Haüy, ma vuol dire riconoscere come proprie a Guglielmini quelle idee che poi meglio furono svolte dai due grandi mineralogisti e cristallografi francesi, senza ricordare il nostro grande naturalista. Si deve scorgere in Guglielmini il vero precursore di Romé de l'isle e di Haüy. (Icilio Guareschi)
- E voi, o signori, esulterete, ne sono certo, di trovare le qualità morali del Guglielmini non inferiori alle scientifiche. Di carattere franco e leale, soffriva pena a sopportare i frivoli ed oziosi colloqui; si abbandonava candidamente ai sodi ed utili, e la sua vita fu consolata da nobili e sublimi amicizie. Se il suo aspetto ordinariamente si componeva ad aria grave e severa, era però il tratto piacevole ed affabile il discorso. Ebbe animo forte e sofferente degli ostacoli, e li vinceva; ebbe in orrore la frode e la doppiezza; all'amore della pace sacrificò ogni interesse; né mai si lagnò che le sue fatiche non fossero riconosciute o scarsamente ricompensate. Una pietà vera di cristiano sostenne il suo spirito e confortò il suo cuore fra gli infortunii di una vita travagliatissima; pieno di serena fiducia abbandonossi a quella provvidenza, che nell'arduo cammino della vita guida illesi i passi del giusto; né mai pose in oblio, che le doti dell'ingegno, ove siano disgiunte dalla verecondia e dall'integrità dei costumi, anziché sussidii ed ornamenti sono più veramente titoli d'infamia, e talora pubblica calamità. (Cesare Razzaboni)
Bibliografia
[modifica]- Domenico Guglielmini, Della natura de' fiumi. Trattato fisico-matematico, Ludovico Maria Ruinetti, Bologna, 1697.
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