Donatella Di Pietrantonio

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Donatella Di Pietrantonio

Donatella Di Pietrantonio (1962 - vivente), scrittrice italiana.

Citazioni di Donatella Di Pietrantonio[modifica]

  • Non hai colpa se dici la verità. È la verità che è sbagliata.[1]
  • Oggi L'Aquila è considerata il più grande cantiere d'Europa. Si parla molto della smart city che diventerà. In centro un concerto di martelli pneumatici, mole, camion che trasportano materiali edili. Polvere dappertutto. Molti palazzi finiti, ma non ancora riabitati, alcune attività riaperte, il Boss già poco dopo la scossa. L'amico che mi ha accompagnato nell'ultima visita ha detto: L'Aquila, novantanove chiese, novantanove piazze e novantanove gru. Abbiamo riso un po' amaro. Ho chiesto se la gente tornerà, non mi ha risposto. Di quello che gli aquilani si portano dentro nessuno parla.[2]

Intervista con Donatella Di Pietrantonio

Intervista di Valentina Marcoli, pulplibri.it, 27 novembre 2018.

  • A volte capita che mi chiedano delle dediche precise, sotto dettatura: ad esempio mi è capitato che un marito per la moglie mi dicesse cosa scrivere. Mi fa sorridere, trovo questa cosa tenera. Durante le presentazioni invece il 50% delle domande si ripetono sempre, uguali e poi per l’altro 50% sorprendono. Soprattutto con i ragazzi nelle scuole. Anche lì le prime domande sono standard di solito, «Perché quel personaggio non ha un nome?», oppure «Perchè lo ha fatto morire così?». Recentemente sempre i ragazzi mi hanno chiesto  «Ma lei non si sente un po’ cattiva quando sceglie di far morire quel personaggio così, in maniera tanto crudele?» e anche questo mi ha fatta sorridere.
  • I lettori restituiscono all’autore il libro che loro hanno letto e che non necessariamente corrisponde al libro dell’autore, svelano dei particolari che gli sono sfuggiti, molte cose che inconsapevolmente l’autore inserisce nel romanzo e che loro sono molto bravi a scovare.
  • Il tema della maternità è un po’ il mio tema che ripropongo da un libro all’altro rivestendolo di trame diverse.

Incipit di alcune opere[modifica]

L'Arminuta[modifica]

A tredici anni non conoscevo più l'altra mia madre.[3]

Mia madre è un fiume[modifica]

Certi giorni la malattia si mangia anche i sentimenti. È un corpo apatico, emana l'assenza che lo svuota. Ha perso la capacità di provare. Allora non soffre, non vive.
Le visite di controllo servono a me. Mi rassicurano, non l'ho ammalata io e l'evoluzione è lenta. Alcune abilità sono in parte conservate. L'accompagno, mi occupo di lei, sono una figlia sufficientemente buona.

Note[modifica]

  1. Da L'Arminuta, Einaudi, 2017.
  2. Dalla postfazione a Bella mia, Einaudi, 2018.
  3. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Donatella Di Pietrantonio, Mia madre è un fiume, Elliot Edizioni, 2011. ISBN 9788861921610

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]