Emidio Clementi
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Emidio Clementi (1967 – vivente), cantante, musicista e scrittore italiano.
- L'indifferenza è una maledizione legata al collo di tutti quelli che non hanno avuto il tempo di trasformare il fallimento in una svolta affascinante e temporanea della propria esistenza. (da L'ultimo dio, Fazi, 2004)
- [Parlando del brano La notte. (da Aspettando i barbari)] Ecco, diciamo che sarà una di quelle canzoni che sarà un bel problema ricordarsi dal vivo: troppi nomi! E pensa che il finale era anche più lungo! Avevo messo dei personaggi in più ma alla fine mi sono accorto che erano troppi! Ogni tanto mi succede, durante i concerti: mi dimentico le parole di qualche canzone, mi giro verso Vittoria e le dico: "Come fa questa?" E poi io sono cieco, ormai. D'altronde però mi vergogno a salire sul palco con gli occhiali. La prima volta che li ho messi, Vittoria mi fa: "Ma che sfigato sei?"[1]
- [Sull'inserire citazioni nelle canzoni] Anche Chestnutt fa così, spesso parte da una frase che non è sua. Mi piace molto questa tecnica, anche se qualcuno ogni tanto se la prende a male: in "Fausto", avevo ripreso "Urlo" di Ginsberg e qualcuno su internet ha detto: "L'ho beccato! Quella frase l'ha copiata!". Comunque io a certe frasi non rinuncerei mai, è come un omaggio agli autori che amo ma anche una tecnica che funziona, nella scrittura di un testo.[1]
Note
[modifica]- ↑ a b Dall'intervista di Luca Franceschini, MASSIMO VOLUME/ Intervista esclusiva con Emidio Clementi: seconda e ultima parte, Ilsussidiario.net, 2-6 ottobre 2013.
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