Ernest Ansermet

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Ernest Ansermet

Ernest Alexandre Ansermet (1883 – 1969), direttore d'orchestra svizzero.

Citazioni di Ernest Ansermet[modifica]

  • Erano bastate a Dinu Lipatti poche apparizioni perché il nostro pubblico, così spesso diviso nella sua ammirazione, riconoscesse in lui, unanimemente, un essere eccezionale. Mi sorprendo a parlare dell'essere e non dell'artista.
    È che, in effetti, per quanto alti fossero i suoi meriti pianistici, per quanto compiuta, per quanto brillante la sua tecnica, la sua esecuzione colpiva immediatamente come la comunicazione di una persona. Le preoccupazioni «artigianali», come gli piaceva dire, lo assorbivano incessantemente, ma esse restavano un problema suo; ascoltandolo le dimenticavamo, tanto la musica che faceva era dominata dalla sua presenza, o piuttosto – perché non è della sua presenza individuale che si tratta − tanto in questa musica e attraverso gli incanti dell'arte, l'accento umano acquistava autenticità, convinzione e forza. Se era così, è perché l'esecuzione di Lipatti ci rendeva tangibile questa vecchia verità, che la produzione di un artista, in ultima analisi, è dono di sé [...].
Il avait suffi a Dinu Lipatti de quelques apparitions pour que notre public, si souvent divisé dans ses admirations, reconnaisse en lui, unanimement, un être exceptionel. Je me surprend à parler de l'être et non de l'artiste.
C'est qu'en effect, si hauts que fussent ses mérites pianistiques, si accomplie, si brillante que fût sa technique, son jeu frappait d'emblée comme la communication d'une personne. Les préoccupations «artisanales», comme il amait à dire, l'absorbaient sans répit; mais elles restaient son lot, nous les oubliions en l'écoutant, tant la musique qu'il faisait était dominée par sa présence, ou plutôt – car ce n'est pas de sa présence individuelle qu'il s'agit – tant dans cette musique et au travers des prestiges de l'art, l'accent humain et personel prenait d'authenticité, de convinction et de force. S'il en était ainsi, c'est que le jeu de Dinu Lipatti nous faisait éprouver cette vieille vérité que la production d'un artiste, en dernière analyse, est don de soi
[...],[1]

Note[modifica]

  1. In (FR) AA.VV., In Memoriam Dinu Lipatti: 1917-1950, Labor et Fides, Ginevra, 1970, p. 37.

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