Vai al contenuto

Eugenio Barbarich

Al 2024 le opere di un autore italiano morto prima del 1954 sono di pubblico dominio in Italia. PD
Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Eugenio Barbarich (1863 – 1931), generale e scrittore italiano.

Incipit di La Campagna del 1796 nel Veneto : Parte I (la decadenza militare della serenissima. Uomini ed armi)

[modifica]

La sera del 2 giugno 1796 deve essere stata assai tragica per i senatori veneziani convenuti al casino del procuratore Pesaro, alla Canonica[1], per deliberare intorno a gravi oggetti concernenti la Repubblica. Il provveditore generale in Terra Ferma, Nicolò Foscarini, aveva avuto il dì avanti, sotto Peschiera, un colloquio burrascoso con il generale Buonaparte, né gli era riuscito a rabbonirlo che a prezzo di dolorose abdicazioni per la dignità della vetusta Serenissima. E l'uomo nuovo, con la visione dinanzi agli occhi di sconfinati orizzonti di gloria, si era trovato di fronte all'uomo del passato, che vedeva chiudersi per la sua patria quegli orizzonti medesimi sotto il velo grigio e melanconico del tramonto.

Note

[modifica]
  1. Presso alla piazza di S. Marco. Erano detti casini, al tempo della decadenza della Repubblica, luoghi di generale riunione di liete brigate e da galanti ritrovi.

Bibliografia

[modifica]

Altri progetti

[modifica]